Nazario Pardini: Dicotomie. The Writer Editore. Milano. 2013. Pp. 320. Euro 16,00
Da DICOTOMIE
Andiamo a correre sui
prati
Andiamo a correre sui prati,
sulle strade dei campi, sopra il guado.
Danno già assalto ai rami
le buttate. Abbandoniamo
per un’ora, un giorno, una stagione
le brighe della vita.
Ritorniamo ragazzi nelle corse,
nei giochi senza tregua, nelle grida,
nelle lacrime svelte di una sosta,
nei sorrisi alla deriva.
E se gli altri rideranno di un’età
a cui non è concesso un’altra volta
la giovane stagione, poco sia,
corriamo fino al punto che ci va.
25/07/1997
Esisto?
Ti ho posto la questione tante volte!
Questa mia vita,
questa mia vita mia che cosa è mai?
Lo so che vivo.
So perfino
che questo è proprio il tempo in cui esisto.
Ma è casuale? o forse programmato fino a me?
Il pensiero mi tormenta.
Perciò dammi speranza, dammi luce,
perché non è ch’io nutra gran fiducia
in questa mia esistenza; è di un mortale.
Confonde anche il fittizio col reale.
Io la vorrei da Te, dall’Alto Cielo
la conferma che esisto per davvero.
05/08/1997
Testamento
Non voglio il nome mio su una via,
o in una piazza, oppure sulla casa
dove abitai per anni come accade
quando un poeta muore. Io voglio solo
l’effigi di mio padre e di mia madre
su un cortile povero e dimesso,
con una falce in mano,
mentre tagliano l’erba in mezzo a un prato
o recidono il grano per il pane.
E quelli di mia moglie e di mio figlio
li voglio in alto, in cima a un
grande tiglio
o a una betulla o in cima a un grande pino,
perché guardando in alto sopra il mare
pensino sempre ch’io possa tornare.
12/07/1997
Eccolo il vero mistero del poeta: è bambino e insieme vecchio, filosofo e uomo di fede; scrive il suo raccolto "Testamento" (12/7/'97) e dopo pochi giorni (25/7/'97), con infantile gaiezza,brama di "correre sui prati"; non passa molto tempo (5/8/'97) e già, con un pizzico di severa apprensione, si dibatte nell'eterno dubbio esistenziale.
RispondiEliminaQuesto è Pardini, cuore vivo,uomo di poesia!
Pasquale Balestriere