IL PITTORE HELMUT ROTTNER:
la rondine delle Cinque Terre
Ricordo
di Paolo Bassani
CINQUE TERRE
Luminosa terra
di Liguria
aspra di rupi
a picco sul mare
e gentile di vigneti
pietra su pietra
verso altezze serene;
solitaria
selvaggia di lame
e di garìghe fiorite
esposte
all'abbraccio dei venti;
ridente
di borghi
annidati a valle
o innalzati al cielo
tra rocce
e marine trasparenti
consumate dai millenni.
Cinque Terre
nel tuo silenzio m'adagio
per riscoprire
il suono d'una voce
nel canto antico
d'un germoglio.
Paolo Bassani
Ricordo con gioia il lontano giorno quando donai la mia poesia
“Cinque Terre” all’amico pittore Helmut Rottner che aveva scelto
Riomaggiore come sua seconda patria. Ebbene, Rottner volle subito ricambiare
generosamente con lo splendido dipinto sopra esposto. Più d’una volta ebbi
l’onore di scrivere qualche nota in occasione di una sua “personale” e di definirlo
“la rondine delle Cinque Terre”. Vorrei ora riprendere quello che scrissi il
giorno della sua scomparsa.
Helmut
Rottner, “La rondine delle Cinque Terre”, non tornerà a volare. Le sue ali sono
ormai immobili per sempre: incrociate su questa terra di Liguria che egli tanto
amò. Forse anche voi, passando in estate
per Riomaggiore, in qualche borgo o piazzola, lungo la Via dell’Amore o in
qualche rupestre sentiero, avete scorto questo anziano, esile pittore, davanti
al suo cavalletto, intento a raccogliere le fresche immagini di una scena
paesana o l’aspra bellezza di questa terra ferrigna, “ove l’olivo il sasso dilavato adombra e la vigna grada al mare
ricamato dalla brezza… verso pini pascenti sui crinali aperti allo scirocco e
al maestrale… innanzi a solitari, placidi casali scoloriti dal sole e dal salmastro”;
a dirupi ove s’aggrappa l’agave, e
ove elicriso e timo profumano antichi silenzi. Erano anni, tanti ormai, che Rottner
tornava a Riomaggiore. Aveva scoperto le Cinque Terre quasi per caso, dopo aver
viaggiato lungamente in Europa, Africa, Asia dove ha lasciato significative
testimonianze della sua arte. Forse, negli anni maturi della sua vita, sull’ale
del ricordo, aveva sentito il bisogno di riapprodare a quel “ligure mare” che incontrò per la prima volta nell’infanzia,
durante un viaggio con i genitori, e che aveva lasciato nel suo animo il
delicato profumo della giovinezza. Giunge a Riomaggiore nel 1968 e si
innamora subito di questo lembo di Liguria: è affascinato dall’aspra bellezza
di questa terra e dalla suggestiva visione del mare, non meno che dalla
serenità degli antichi borghi, dal volto ridente delle case, dalla semplicità
della gente. Sente di aver trovato la sua “terra
promessa”. E così, Riomaggiore diventa la sua residenza estiva. Da allora
in poi, infatti, puntualmente con l’avvento della nuova stagione, egli lascia
Francoforte sul Meno - dove vive i rimanenti mesi dell’anno - per venire qui da
noi, incontro al sole e al mare di Liguria. Poi, al calare dell’inverno, quando
le giornate si fanno più corte e la luce diventa avara, riprende la via della
sua Germania. Helmut Rottner diventa dunque “La rondine delle Cinque Terre”. Una rondine che ha lasciato una
vera impronta artistica cresciuta nell’umiltà, con la tenacia dei nostri fiori
che si aggrappano ai ciglioni innanzi al mare, e con l’amore dell’uomo che,
nelle Cinque Terre, ha strappato la terra alla pietra; una rondine che non
vedremo più volare, ma che vivrà nei suoi delicati acquerelli e nel nostro
ricordo, perché con la grazia dell’arte ci ha insegnato a riscoprire e amare di
più il nostro paese; e con il suo animo buono ci ha dimostrato che l’amicizia
non conosce frontiere: su essa gli uomini potranno e dovranno costruire un
mondo migliore. Io ho avuto il privilegio di
conoscere Rottner molto da vicino, e non soltanto sotto il profilo artistico ma
anche umano. Lo incontrai per la prima volta nel 1978, quando scrissi la presentazione
per la sua mostra che tenne qui alla Spezia. Fu allora che ebbi l’idea di
chiamarlo “La rondine delle Cinque Terre”:
una definizione che egli gradì molto e che piacque anche agli amici di
Riomaggiore. Rimasi subito colpito dai suoi splendidi acquerelli e dalla
dolcezza del suo carattere. Facemmo amicizia. Mi raccontò della sua vita e del
suo amore per Riomaggiore e per le Cinque Terre. “Mi sento legato a questa terra e alla sua gente; in modo particolare
ai bambini che ho visto crescere… conosco i loro nomi... li sento un po’ miei”:
queste sue parole mi sono rimaste scolpite nella mente. La notizia della sua scomparsa ha
suscitato grande commozione a Riomaggiore ed oltre. Si è capito che si era perduto
un amico, un vero artista che aveva portato le immagini di questa terra di
Liguria in paesi molto lontani. Ecco perché mi auguro che il Comune di
Riomaggiore si ricordi anche di questo suo “ambasciatore”. La primavera è vicina: è già
nell’aria. “Allora che fiorita sarà di
sole la mimosa e la vigna piangerà di gioia al nuovo cielo, ed elicriso e timo dalle
rupi innanzi al mare odore di terra e di pietra spargeranno ai miti venti, io
triste sarò nel cuore…” Helmut
Rottner, la rondine buona che veniva dal nord, non potrà più essere fedele
all’appuntamento con il cielo, con il sole, con il mare, con la terra, con la
gente di Riomaggiore e delle Cinque Terre.
Paolo Bassani
Un posto incantevole della nostra Italia che si ricorda volentieri. Helmut Rottner certamente ha colto degli angoli meravigliosi e pieni di poesia.
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