giovedì 17 gennaio 2013

P.BASSANI: IL PITTORE HELMUT ROTTNER

 
 
 
 
 
 
 

IL PITTORE HELMUT ROTTNER:
la rondine delle Cinque Terre
Ricordo di Paolo Bassani

 


UN QUADRO DEL PITTORE HELMUT ROTTNER
 

 

                                CINQUE TERRE

 

Luminosa terra

   di Liguria

   aspra di rupi

   a picco sul mare

   e gentile di vigneti

   squadrati a scala

   pietra su pietra

   verso altezze serene;

   solitaria

   selvaggia di lame

   e di garìghe fiorite

   esposte

   all'abbraccio dei venti;

ridente

   di borghi

   annidati a valle

   o innalzati al cielo                      

   tra rocce

   e marine trasparenti

   consumate dai millenni.

Cinque Terre

   nel tuo silenzio m'adagio

   per riscoprire

   il suono d'una voce

   nel canto antico

   d'un germoglio.

 

                    Paolo Bassani

Ricordo con gioia il lontano giorno quando donai la mia poesia “Cinque Terre”  all’amico  pittore Helmut Rottner che aveva scelto Riomaggiore come sua seconda patria. Ebbene, Rottner volle subito ricambiare generosamente con lo splendido dipinto sopra esposto. Più d’una volta ebbi l’onore di scrivere qualche nota in occasione di una sua “personale” e di definirlo “la rondine delle Cinque Terre”. Vorrei ora riprendere quello che scrissi il giorno della sua scomparsa.

            Helmut Rottner, “La rondine delle Cinque Terre”, non tornerà a volare. Le sue ali sono ormai immobili per sempre: incrociate su questa terra di Liguria che egli tanto amò. Forse anche voi, passando in estate per Riomaggiore, in qualche borgo o piazzola, lungo la Via dell’Amore o in qualche rupestre sentiero, avete scorto questo anziano, esile pittore, davanti al suo cavalletto, intento a raccogliere le fresche immagini di una scena paesana o l’aspra bellezza di questa terra ferrigna, “ove l’olivo il sasso dilavato adombra e la vigna grada al mare ricamato dalla brezza… verso pini pascenti sui crinali aperti allo scirocco e al maestrale… innanzi a solitari, placidi casali scoloriti dal sole e dal salmastro”;  a dirupi ove s’aggrappa l’agave, e ove elicriso e timo profumano antichi silenzi. Erano anni, tanti ormai, che Rottner tornava a Riomaggiore. Aveva scoperto le Cinque Terre quasi per caso, dopo aver viaggiato lungamente in Europa, Africa, Asia dove ha lasciato significative testimonianze della sua arte. Forse, negli anni maturi della sua vita, sull’ale del ricordo, aveva sentito il bisogno di riapprodare a quel “ligure mare” che incontrò per la prima volta nell’infanzia, durante un viaggio con i genitori, e che aveva lasciato nel suo animo il delicato profumo della giovinezza.    Giunge a Riomaggiore nel 1968 e si innamora subito di questo lembo di Liguria: è affascinato dall’aspra bellezza di questa terra e dalla suggestiva visione del mare, non meno che dalla serenità degli antichi borghi, dal volto ridente delle case, dalla semplicità della gente. Sente di aver trovato la sua “terra promessa”. E così, Riomaggiore diventa la sua residenza estiva. Da allora in poi, infatti, puntualmente con l’avvento della nuova stagione, egli lascia Francoforte sul Meno - dove vive i rimanenti mesi dell’anno - per venire qui da noi, incontro al sole e al mare di Liguria. Poi, al calare dell’inverno, quando le giornate si fanno più corte e la luce diventa avara, riprende la via della sua Germania. Helmut Rottner diventa dunque “La rondine delle Cinque Terre”. Una rondine che ha lasciato una vera impronta artistica cresciuta nell’umiltà, con la tenacia dei nostri fiori che si aggrappano ai ciglioni innanzi al mare, e con l’amore dell’uomo che, nelle Cinque Terre, ha strappato la terra alla pietra; una rondine che non vedremo più volare, ma che vivrà nei suoi delicati acquerelli e nel nostro ricordo, perché con la grazia dell’arte ci ha insegnato a riscoprire e amare di più il nostro paese; e con il suo animo buono ci ha dimostrato che l’amicizia non conosce frontiere: su essa gli uomini potranno e dovranno costruire un mondo migliore. Io ho avuto il privilegio di conoscere Rottner molto da vicino, e non soltanto sotto il profilo artistico ma anche umano. Lo incontrai per la prima volta nel 1978, quando scrissi la presentazione per la sua mostra che tenne qui alla Spezia. Fu allora che ebbi l’idea di chiamarlo “La rondine delle Cinque Terre”: una definizione che egli gradì molto e che piacque anche agli amici di Riomaggiore. Rimasi subito colpito dai suoi splendidi acquerelli e dalla dolcezza del suo carattere. Facemmo amicizia. Mi raccontò della sua vita e del suo amore per Riomaggiore e per le Cinque Terre. “Mi sento legato a questa terra e alla sua gente; in modo particolare ai bambini che ho visto crescere… conosco i loro nomi... li sento un po’ miei”: queste sue parole mi sono rimaste scolpite nella mente. La notizia della sua scomparsa ha suscitato grande commozione a Riomaggiore ed oltre. Si è capito che si era perduto un amico, un vero artista che aveva portato le immagini di questa terra di Liguria in paesi molto lontani. Ecco perché mi auguro che il Comune di Riomaggiore si ricordi anche di questo suo “ambasciatore”. La primavera è vicina: è già nell’aria. “Allora che fiorita sarà di sole la mimosa e la vigna piangerà di gioia al nuovo cielo, ed elicriso e timo dalle rupi innanzi al mare odore di terra e di pietra spargeranno ai miti venti, io triste sarò nel cuore…” Helmut Rottner, la rondine buona che veniva dal nord, non potrà più essere fedele all’appuntamento con il cielo, con il sole, con il mare, con la terra, con la gente di Riomaggiore e delle Cinque Terre.

                            Paolo Bassani

 

                                                                                                
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

1 commento:

  1. Un posto incantevole della nostra Italia che si ricorda volentieri. Helmut Rottner certamente ha colto degli angoli meravigliosi e pieni di poesia.

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