Nazario Pardini
La poesia di
Sandra Carresi è piena di vita, di amore e di dolore. E' umana. Racconta tutte le vicissitudini di una vita che è esperita di fatti e avvenimenti che ci rattristano. Ci
sconvolgono, ci turbano. Tratta dell'avventura umana, dei perché che ci poniamo.
Tanti perché che lasciano dubbi, incertezze. E quindi bramiamo parole,
cerchiamo con impennate creative, con vertigini paniche, quei verbi che soddisfino il sentire. E questa è la sua poesia. La poetessa è cosciente di esistere, di esistere in spazi ristretti, qui e ora, in un tempo
implacabilmente labile, e sottrattivo; e si azzarda in voli che vadano
oltre i limiti, oltre la sintassi. Ma pur complesso il suo canto, pur sgorgato
da una sorgente che deve farsi spazio fra pietre dure e ricamate di muschio,
alfine trova luce. E scorre limpido e gorgogliante ai raggi del sole; scorre
limpido tra rive profumate di speranza; tra rive ben salde, verso orizzonti aperti di mare: “Ma, non è così./ Il cielo,/ ha anche luce,/ non solo buio./ Al sole,/ o
coperto da nubi,/ parla d’amore,/ ed è forse più facile/ conservarne memoria/ nella grotta della vita”.
Tempi feroci
Feroci questi tempi
di sangue e di sale
di gelosie e
vendette.
Calici amari
le cui bocche
si apprestano a bere
lacrime
che non usciranno
mai.
Dal vortice della
follia
la testa a volte
rimane impunita.
Per corpi massacrati
o divorati
da fiamme,
qualcuno
diventa angelo prima
del tempo.
Qualcuno
s’inginocchia
impotente al dolore.
Qualcuno
rimane a osservare
quella testa
che un giorno
giurava d’amare.
Il ventaglio
Si è aperto per me.
Immagino così.
Non perché è caldo
ma, perché si è aperto
il vento.
Lo vedo dai vetri,
specchi su cui
riflette il sole.
Pini altissimi,
li ho di fronte,
e come un ventaglio
le cui stecche si abbracciano,
così,
anche loro,
da destra a sinistra,
spolverano il cielo
implorando una tregua
al tempo,
nel tempo.
Sai…
Io pensavo che
il cielo
fosse sempre blu.
Che fosse una
coperta per tutti
gli amanti,
rifugio
in ascolto di
emozioni
tenute nascoste.
Passaggio segreto
per quel limbo
di terra nascosto
tra le pieghe del
giorno.
Ma,
non è così.
Il cielo,
ha anche luce,
non solo buio.
Al sole,
o coperto da nubi,
parla d’amore,
ed è forse più facile
conservarne memoria
nella grotta della vita.
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