martedì 21 dicembre 2021

ANITA MENEGOZZO: "SAPESSI..."

 Sapessi destreggiarmi col pennello

pensate che lesinerei l 'azzurro?

Che priverei qualcuno del suo giallo?

Che avrei riserve o remore

sul come possa un grigio quotidiano

indulgere a dei lampi di scarlatto?

Pittore corruttibile sarei

proprio perché inesperto

Sprofonderei senz'altro nelle tempere

o ne sarei travolto

Ecco perché mi limito all inchiostro

Perché mi attengo a ciò di cui mi intendo

del cui centellinare mi diletto

Su tratta del più innocuo passatempo

Rubare fumo al fuoco

e fiato al vento

 A. M.

2 commenti:

  1. Anita carissima, dopo aver letto della 'sorellanza' instauratasi tra noi, trovo questo cammeo di colori, profumi, sensazioni. Non hai bisogno del pennello per seminare l'azzurro, il giallo... l'affresco nasce dalle prime sillabe del tuo lirismo, che vibra anche di tutte le note della scala musicale. Hai comunque cancellato il grigio con il tuo scarlatto e ci hai vestiti di armonia nuova, di luce inattesa. 'Ti intendi di inchiostro': un eufemismo, amica mai dimenticata. Sei Maestra di versi e voli con le parole spalancando orizzonti incredibili a noi lettori. La tua chiusa ha il respiro di una grande Poesia: "Rubare fumo al fuoco /e fiato al vento" Sei così umile che mi si inumidiscono gli occhi. Grazie, Anita, spero tu stia bene. E ti auguro giorni che sappiano sfidare quelli che siamo costretti a definire i mala tempa currunt. Tu sei una delle donne più coraggiose che abbia mai incontrato. Ti dedico il più dolce e ammirato degli abbracci e coinvolgo il Capitano tanto caro anche al tuo cuore.

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  2. Apparentemente la poetessa gioca con un io preponderante. E' chiaramente un'amara ironia, che si chiarisce ulteriormente nella chiusa, sulla difficoltà a "fare" cose buone. Naturalmente, come si evince dal testo, la poetessa gioca bene l'innocuo passatempo in versi.

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