domenica 12 dicembre 2021

MARIO DE ROSA: "INEDITI"

 

DENTRO NOI

Se sentirai domani
le nuvole d’amore
avvolgerti d’abbracci
tu sappi madre mia
riconoscerne il caldo
uguale ai giorni andati.

Partoriranno pianto
Dall’asciutta sorgente
Del già trascorso tempo
E dell’amore eterno
Come lettere al vento
Dagli Angeli portate.

Dolce come ferita
Solo ai mistici nota
Sarà il nostro canto
Quella gioia assoluta
Semplice come il bacio
Quando tornavo a casa.


 

FRA MITI E MARE

 

Tra sabbia e scogli ,oggi con te figlio

col sale addosso più del vecchio Ulisse,

nei tuffi salata acqua ingurgitiamo

tu greco dio ,io vecchio rottame.

 

Ti prese il canto di nude Sirene

liete e ridenti tra l’onde spumose,

col glauco sguardo volto all’orizzonte,

voglie accendevi alle ninfe curiose.

 

Ti venne accanto quella più venusta

d’ambrata pelle ,con negli occhi il mare

e ti condusse fra piante per mano.

 

Cupido ed Elios scoccarono dardi

poi stanco l’astro varcò l’orizzonte,

sul bagnasciuga commiato d’ amanti.


 

NEL TUO AZZURRO

 

Si levò dunque anche Amelia in volo

quale vertigine dall’alta rupe

greve dei giorni amari della vita

senza il poeta amato contadino.

 

E Scotellaro che sempre l’attese

la vigna in dono le aveva lasciato

dove cresceva l’uva puttanella

col sapore agrodolce del suo Sud.

 

Veloce ascese la fiera Rosselli

pallone ad elio a un bimbo sfuggito

tendendo a te, contadino e poeta.

 

Non la fermarono flutti né onde

 veloce in apnea era profonda

cercò l’amore per tergere il pianto. 

 

Al caro Prof.Nazario Pardini :Buon Natale con tutti i doni dello spirito. 

Mario

 

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