Laura Barone,
collaboratrice di Lèucade
ATROFIE
Sento suoni striduli e voci cupe
ogni verso armonioso si è ormai spento
e scivolano lente, distonie
su note atrofizzate e senza incanto.
Come occhielli vuoti senza bottoni
vanno strane ragioni senza senso.
Sí
No
Si
No
Si
No.
Ridatemi il maltolto dal destino,
vi ridaró l'armonia e la musica.
ANAGRAMMA
Ritornando tra i vivi,
sfiorando i corridoi d'ombra
dei respiri fermi,
ritroveremo il cobalto
che in alto sostiene cirri
e intrusi di metallo.
Resteremo cosí, a guardare in sú,
attendendo decisioni
di uomini e destini,
guardando un desiderio
che di notte entra nei sogni
senza chiedere il consenso,
non riusciremo a scacciarlo
anche quando è solo un'idea del tempo.
Resterà solo un segreto anagramma
che nessuno potrà mai capire.
Amavo la sonorità dell'acqua
tra una bracciata e un'altra
ma il mare ora circonda
le promesse
e so che resterò senza risposte.
LA SENTI?
La finestra ha il rumore di occhi
silenziosi
che scorrono come acqua che rigenera.
Mentre il leccio nasconde la civetta
Apollo temporeggia
sulla linea del tramonto.
Sulle serre restano neri scheletri d'ulivo
ed uno stanco riflesso di luce.
Ricordo il gregge di nuvole
che striscia sui tetti
e fa lo shampoo alle vette,
e poi, le foglie impallidite dei platani
lungo la riva umida del lago.
Su di un treno ha viaggiato il destino
cambiando per sempre
il senso di profonde radici.
La luce batte ancora contro ai vetri...
La senti?
Laura cara, ben ritrovata con le tue belle e nuove poesie! Molto interessanti, arrivano. Un saluto affettuoso
RispondiEliminaMarisa Cossu
Laura Barone compone versi ermetici, che lasciano filtrare emozioni forti come frecce. La sua cifra stilistica si affida al ritmo e muta all'improvviso, divenendo allegoria del vivere. In "Atrofie" salta dalla levità del canto alla tipografia del verso, che evoca le Odi del grande Neruda. Le altre due liriche si potrebbero definire aperture d'ali sul tempo che affrontiamo, senza tematiche inflazionate, nella volontà di restare originale, innovativa. "Su di un treno ha viaggiato il destino /cambiando per sempre/il senso di profonde radici." Alla sua domanda rispondo "lo sento" e mi congratulo per questa capacità poetica così lieve, superba e vera. Un saluto affettuoso.
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