mercoledì 1 giugno 2016

LINO D'AMICO: "ED E' GIA' IERI"



Lino D'Amico


Poesia con valenza eponima di forte impatto emotivo-vicissitudinale (farà parte di una silloge dello stesso titolo). Gli abbrivi intimi si affidano ad una metaforicità di urgente respiro; ad uno stilema folto di immagini ricche di impatti memoriali, dove il tempo fugge senza rispetto per il sacrosanto patrimonio del nostro essere. La vita c’è tutta con il suo bagaglio ontologico, coi suoi quesiti esistenziali, in un raffronto vicissitudinale che inquieta e dà segno della fragilità dell’esser-ci. “Dilemmi confusi smarriti nell’attimo… brusii di fluttuanti memorie… profughe eco… dissolversi di un respiro… correre di passi…”. Tutto è precario, tutto è fragile in questa significanza di larga intrusione epigrammatica che coinvolge a livello umano, contemplativo ed escatologico. D’altronde l’uomo ha sempre sofferto di fronte al pensiero del tutto o del nulla; del dopo o del prima; di fronte al pensiero dell’oggi e dell’ieri. Tanti momenti che delineano le problematiche del fatto di esistere: a quale destino il patrimonio della nostra terrenità? a quale isola quello che resterà di un viaggio fatto di tappe a volte piacevoli, a volte in ripida salita, a volte fra pensieri, tormenti e riflessioni su ciò che siamo, siamo stati e saremo. Cerchiamo con tutto il nostro pathos di ripescare momenti o figure, incontri o sottrazioni; di tenerli con noi con tutte le energie possibili. Ma la clessidra scorre improrogabilmente con una fretta tale che le memorie stesse si assottigliano, sfuocano o si dissolvono  come foglie d’autunno:

Svaporano nell’oblio briciole di ricordi,
mormorii ed allegorie di sogni,
silenzi di emozioni vissute
tra  fatui sospiri e speranze sopite,
eteree, come sublime immanenza
di una struggente melodia

E mentre noi passiamo impigliati nella rete della vita, quello che ci attende è un vuoto che svanisce dove gli sprazzi di luce si arrendono alle ombre: “tra pigre apparenti empatie,/ in un viaggio vissuto, forse senza partire”.

Ed è già ieri


Nazario Pardini



Ed è già ieri



Dilemmi confusi smarriti nell’attimo,
dileguano brusii di fluttuanti memorie,
vestono brandelli di profughe eco
nel lento dissolversi di un respiro
che scolora baluginii di sensazioni,
mute compagne del correre di passi.

Svaporano nell’oblio briciole di ricordi,
mormorii ed allegorie di sogni,
silenzi di emozioni vissute
tra  fatui sospiri e speranze sopite,
eteree, come sublime immanenza
di una struggente melodia.

Come refolo che circuisce il nulla
nella illusoria clessidra dei miraggi,
il tempo rincorre un vuoto che svanisce,
cede alle ombre balenii di luce,
tra pigre apparenti empatie,
in un viaggio vissuto, forse senza partire.

Ed è già ieri.


                                                         

                                                      

2 commenti:

  1. "Svaporano nell’oblio briciole di ricordi,/mormorii ed allegorie di sogni,"... e se anche ci fermassimo qui coglieremmo il senso profondo dei versi del caro poeta Lina D'Amico. Egli, prolifico come sempre, ha le radici ben salde nel ricordo delle origini e nella sembianza interiore della storia passata. La sua sensibilità è acutizzata dalle stagioni dei ricordi e dalla convinzione che nelle eco perdute risiedano le sanità degli aspetti dell'esistenza. Quasi senza rendersene conto, nel suo poetare l'autore dà vita a 'un terzo poeta'che, miracolosamente, dà origine a una sintesi tra le due grandi isole antitetiche del tempo.
    Lino sembra in costante viaggio, un viaggio a ritroso, e lascia emergere il pacato disinganno dell'ultracinquantenne, di ritorno dall'avventura della vita. Eppure il suo canto non è saturo d'angoscia, si potrebbe definire una lunga vacanza nei territori della memoria per carpire le energie necessarie a redimere l'oggi e il domani... Infatti la lirica termina con un emblematico: "Ed è già ieri".
    Ringrazio il mio amico e lo abbraccio grata.
    Maria Rizzi

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  2. Ed e' gia ieri. Epifania di nostalgie che non patiscono rancori...anche a me da il senso della precarieta' /complimenti! M.Binda

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