mercoledì 16 novembre 2016

ELIO ANDRIUOLI: "A PISA"

A Pisa

Su una curva dell’Arno, nel tramonto.
I colori che sfumano, la vita
sospesa a un filo. Noi che contempliamo
l’acqua che scorre.
                Il tempo s’è fermato
sulla ruota dell’ora, e pare eterna
la sua viva lusinga, in cui s’avvera
la gioia in cui credemmo. Poi vacilla.
Già la volta traspare d’altra luce.
S’è compiuto il miracolo. In un rosso
squarcio di nubi ancora il sole muore.
S’accendono i lampioni della sera.
Una bava di vento ci trascina
verso altri miraggi ed altri albori.

Ma l’eco di un evento dura in noi.


Elio Andriuoli

1 commento:

  1. La poesia è molto bella per grazia, misura, profondità. Ha resistito, intatta, a ben quattro letture distanziate tra loro. Ogni lacerto poetico cospira a creare un unicum denso e compatto, un vero paesaggio dell'anima, dove abita la consapevolezza di quanto sia precaria e transeunte la condizione umana. Qui il dato esterno, passando attraverso il filtro della visione, genera nell’io poetante una pacata riflessione sulla sua situazione interiore che si conclude con la serena accettazione della vita. Un superiore equilibrio governa questi versi che si offrono al lettore con una leggerezza saggia e discreta, con la verità e venustà di un atto poetico ben incarnato.
    Pasquale Balestriere

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