lunedì 21 maggio 2018

RITA FULVIA FAZIO: "INEDITI"



Rita Fulvia Fazio

Due poesie di alta tensione emotiva, dove il verso, con  articolazioni varie, accompagna gli slanci di un animo verso la luce, verso un’alba, un’alba che ora esiste come rinascita di chiarore e di amore. E anche se il cuore è vestito di stracci “ma, con fili d’oro,/ tu l’incanti/ nel tessere, con minuzia, quel caos/  che, d’abitudine l’umanità paralizza;...”: dolore, verità, tempismo, spartiacque, chiarità, estasi, sublimata libertà; una verbalità ampia e distesa; un sentire ardito e fluente come contaminazione di stili: lirismo, psicologismo, realismo empatico, erotismo... Ma alla fine personalissimo ensemble di vertigini ontologiche, di epigrammatici slanci ascensionali verso l’azzurrità della Poesia.

 Nazario Pardini


Al poeta

Il cuore 
è vestito di stracci, 
ma, con fili d'oro, 
tu l'incanti 
nel tessere, con minuzia, quel caos
che, d'abitudine, l'umanità paralizza;
sicché l'io ignora, 
nello sfumato tempismo, 
il ritmico scandire
di reazioni frantumate e perse. 

E tu, 
a margine di ciascuna pausa, 
affievolisci e disperdi 
il sottile spartiacque
tra dolore e verità.     

    
 All'alba del chiarore   

Su di un filo sottile, sottilissimo,  
si tendono le nostre chiarirà.
Finalmente,
del senso di colpa che esplora, 
l'io predilige intravedere
il chiarore dell'alba
che guarda, non distante, la stella 
che guida l'estasi. 

Più non pensa che sì, 
c'era più tensione nell'enfasi
a tener lontana 
l'emozione dell'empatico entusiasmo,
che riconoscersi complici, nella sublimata libertà,
ora che l'alba è.
           


1 commento:

  1. Gentilissimo professore Nazario, commossa della Sua scintillante introduzione, con gioia ringrazio e la saluto cordialmente,
    Rita Fulvia Fazio

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