lunedì 14 ottobre 2019

GIUSY FRISINA: "PER FRANCO BATTIATO", CON VIDEO

Per Franco Battiato



Dovunque mai tu sia,
se mai la tua casa sia stata
sui dirupi dell’Etna
e sulla soglia del tuo Dio -
Se mai il tuo corpo sia esistito -
O se esista ancora, nel divenire perenne
di ogni cosa creata -
Se la tua mente sia già Altrove
come quando scrivevi l’Ombra della Luce -
Non ci è dato saperlo, come non sappiamo
se noi non siamo più noi
dopo averti ascoltato -
La luna tramontava sul cratere,
il mare sussurrava in lontananza,
 e noi eravamo lì
e lo siamo ancora
nell’Universo del suono,
dove Umano e  Divino stanno insieme
ad ascoltare estatici l’Eterno che riveli
a ogni battito d’ali.

6 commenti:

  1. "Perché le gioie del più profondo affetto o dei più lievi aneliti del cuore sono solo l'ombra della luce"; "perché la pace che ho sentito in certi monasteri o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa sono solo l'ombra della luce".
    Ho riportato due strofe della preghiera laica di Franco Battiato cui Giusy dedica i versi che ho appena letto.
    E consiglio di ascoltare il cantautore siciliano in sottofondo, mentre appunto si legge la poesia.
    Non ci è dato sapere - scrive la Frisina - né l'Altrove nè il Quando né il Come, vorrei dire parafrasandola. Quell'Altrove, quel Quando e quel Come "dove Umano e Divino stanno insieme".
    Lì si rivela l'Eterno ma, a noi, è data solo "L'ombra della Luce" (Titolo del testo musicale di Battiato)
    Questo ci rattrista ma sia Battiato sia Giusy confidano nella presa sicura del proprio Dio consapevoli, come sono, che Lui ricorderà sempre loro "quanto siamo infelici lontano dalle Sue leggi".
    E' qui che risiede il senso ultimo del destino dell'uomo e dell'universo.

    Sandro Angelucci





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  2. Grazie Sandro che riveli un altro aspetto fondamentale del mio testo riconducendolo al testo di Battiato. L'ombra della luce è anche il sapere di non sapere. Un abbraccio. Giusy

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  3. Una preghiera nella preghiera, una forma d’arte che ne attraversa un’altra e il risultato è linfa per i nostri sensi ma soprattutto per la nostra anima che, alla fine, è il luogo che più conta ”Se mai il (…) corpo sia esistito/ o se esista ancora, nel divenire perenne/ di ogni cosa creata”.
    Questa spinta all’Eterno percepita nei tuoi versi, Giusy cara e nelle parole del testo di Battiato, mi commuove come solo il sublime può fare.

    Grazie di cuore.
    Annalisa Rodeghiero

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  4. Grazie di cuore a te cara Annalisa, che hai colto la preghiera nella preghiera con la tua straordinaria sensibilità poetica. Solo la poesia può entrare in rapporto con il mistero dell'Eterno e del Tempo. Battiato ci ha dato molto in questo senso, per me è un mistico e sono felice che tu condivida questo mio pensiero. Un abbraccio grande ,cara amica.
    Giusy

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  5. E' vero Giusy: noi non sappiamo nulla, ma "sappiamo di non sapere". Lo diceva Socrate che viveva nell'Ombra della Luce, così come lo dici tu oggi, nella fascinosa scia di Franco Battiato. Ed è un'affermazione reversibile, se pensiamo ai bambini che nel loro infinito "gioco del perché" mostrano di "non saper di sapere". Forse, se riuscissimo ad accettare il mistero - così come lo accetta un albero, un animale o un minerale - potremmo accorgerci che esso si scioglie come neve al sole. "Umano e divino stanno insieme" nell'Altrove - questo è vero - ma quell'Altrove in fondo sta qui, saldamente radicato nelle nostre menti smarrite e nei nostri poveri cuori. I tuoi versi danno un brivido perché ci svegliano dal nostro torpore.
    Franco Campegiani

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    1. Grazie Franco, sempre più filosofo dell'esistenza con uno sguardo veggente . Lieta di averti sia pure fugacemente incontrato di persona al Premio Voci città di Roma, nell'ospitale cornice di Maria Rizzi. Un caro saluto. Giusy

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