lunedì 20 marzo 2023

Laura Barone " Distopie "

 

Si riporta in quarta una breve sintesi dell’opera: “si tratta di un tentativo di conciliare vecchio e nuovo,  ricomponendo fratture e strappi, mantenendo la ricerca della bellezza velata in un atto poetico che rifiuta di collocarsi nella comfortzone della ipernicchia poetica. Le poesie pregevoli per forma e contenuto seguono con ritmo incalzante  la prefazione di Franco di Carlo, il suo  discorso etico ed estetico. La scelta distopica    del non luogo, della negazione dell’illusione utopica e della conseguente attesa è alla base della nuova raccolta di Laura Barone e della sua poetica (dalla quarta di copertina)”.Le poesie seguono in maniera continua col numero romano le distopie che dall’1 si prolunga  fino al numero  50. Lo stile piuttosto narrativo si prolunga in versi abbondanti, in stile nuovo, sperimentale, che niente ha a che vedere con la poesia tradizionale. Piacevole la lettura soprattutto quando l’autrice si lascia andare al suo istinto innovativo di ricerca e di studio.

Nazario Pardini 


1 commento:

  1. Grandissima esegesi del nostro Capitano di quest'Opera che si prospetta molto originale, visto che affronta previsioni, o rappresentazioni di uno stato di cose futuro, con cui, contrariamente all’utopia e per lo più in aperta polemica con tendenze avvertite nel presente, si prefigurano situazioni, sviluppi, assetti politico-sociali e tecnologici di carattere negativo. Nazario lascia intendere che la Barone riesca a trattare tematiche così complesse con rara levità e con "istinto innovativo di ricerca e di studio". Complimenti all'Autrice, già nota per il suo talento , e al suo esegeta che sorprende ed emoziona.

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