All’insegna
della bellezza
Concorso Internazione “Le Grazie –
Porto Venere La Baia dell’Arte”
6^ Edizione 2018
Rasserenante la visione paesaggistica
di Baia delle Grazie, distesa dolcemente lungo il mare rientrante nello spazio
abitato dalle Grazie, definito intorno da lontani profili montani che la
rendono simile ad un lago. E bella la location dell’albergo lungo una
passeggiata marina di palme. Suggestiva dall’altro lato del lago-mare la
chiesetta di san Pietro con il monastero quattrocentesco degli Olivetani nel
cui refettorio si svolge la cerimonia di premiazione del Concorso Internazionale “Le Grazie – Porto Venere La Baia dell’Arte”,
6^ edizione 2018, all’insegna della bellezza realizzata anche dalla perfetta
organizzazione del tutto orchestrato da Annarosa Lajoyé Dosi. L’apertura della
cerimonia infatti vede la premiazione con il “Premio Porto Venere alla
Carriera” al Maestro di Cinema Giuseppe Piccioni, pluripremiato in Italia e
all’estero, per la sua prestigiosa opera di valore artistico che è sempre inno
al Bello. Fanno da cornice i felici stacchi musicali degli archi di tre giovani
e sublime è pure l’atmosfera densa di cultura avvertita negli interventi dei
membri della giuria, in particolare del presidente Giuseppe Benelli, già fondatore
del Premio Bancarella. Nell’insieme un’esaltazione della bellezza della parola.
Sempre elevato il registro della conduzione con lettura delle poesie, delle
motivazioni precise e meditate. Maria Luisa Daniele Toffanin e il marito
Massimo, ricevendo il primo premio per La
grande storia in minute lettere, apprezzano il pathos della conduttrice che
parla dei protagonisti del romanzo epistolare come di persone riportate alla
vita dall’opera, quasi lì presenti nella sala. Commovente la sua partecipazione
come di chi ha veramente capito, meditato il libro e fatto suo nelle sue varie
parti. E qui piace riportare la motivazione scritta da Patrizia Fiaschi, membro
della giuria:
“La grande storia in minute lettere” è
un romanzo storico epistolare che ricostruisce, su base documentale, un periodo
molto importante e drammatico della nostra storia, raccontato dalla voce di chi
la guerra l’ha combattuta e vissuta, non solo progettata dietro le quinte al riparo
dalle artiglierie, dal freddo, dalla disperazione. Un libro che ha il merito di
proporre, con spirito di osservazione e minuzia di descrizione il dramma, il
dolore e la sofferenza umana che i libri scolastici solitamente ignorano. Uno
stralcio di vita lungo dieci anni che prende luce attraverso lo sguardo di
Gino, giovane internato militare italiano, testimone e a suo modo piccolo ed
esemplare protagonista di momenti drammatici del periodo prebellico e bellico
della grande guerra, e della sua sposa Lia che lo accompagnerà passo passo nel
suo difficile percorso grazie ad una fitta corrispondenza, unica possibilità
concessa a conforto delle misere esistenze coinvolte nella guerra. La scrittura
e la struttura narrativa assecondano pienamente lo spirito di quest’opera: il
linguaggio delle lettere si intreccia tra speranza e disincanto, tra
solitudine, tenerezza e solidarietà. Sono presenti note esplicative e immagini
fotografiche che coinvolgono il lettore e rendono l’opera assolutamente
realistica. Un romanzo con riferimenti storici precisi scritto perché chi legge
possa conoscere, comprendere e non dimenticare.
L’autrice alla fine ringrazia il marito
co-autore, per la sua valida ricostruzione storica della seconda guerra
mondiale, per il bell’incastro delle lettere da lei poi commentate
psicologicamente e inserite nel contesto con la memoria del proprio vissuto.
L’autrice dedica il premio a Gino e Lia, i suoi genitori protagonisti del
romanzo che con i loro valori hanno guidato la sua esistenza. Ricorda anche due
cari amici liguri, Sirio Guerrieri e Anna Magnavacca, il cui spessore umano e
culturale rimarranno per sempre nella memoria. A questo i presenti hanno applaudito.
Si conclude così la cerimonia del
premio iniziata con un bel momento conviviale nell’albergo La Baia che ha ospitato i vincitori. Gradita anche in questa
occasione la presenza dei cognati Paolo e Grazia che hanno condiviso l’emozione
del momento e apprezzato l’elevata atmosfera culturale consona alla bellezza
dei luoghi.
Intervento di Maria Luisa Daniele Toffanin |
Giuria |
Intrattenimento musicale |
Pubblico |
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