domenica 13 ottobre 2019

SERENELLA MENICHETTI: "INEDITI"

Serenella Menichetti,
collaboratrice di Lèucade

VIALE DELLE PIAGGE 
“cuore calmo di Pisa”


Pisa: Le Piagge

Se il vento d’autunno scompiglia l’anima.
Ripiego verso un minuscolo bar
lascio che dai miei passi sfumino:
aroma di caffè e brusio di umane voci.

Il viale: serpente dalle ali di tiglio,
snoda il suo corpo, lungo l’argine.
Ha fauci grandi che, ingoiano caos
per mutarlo in gocce d’oblio.

Immersa in dimensione magica,
in silenzio di cristallo avvolta.
Gli occhi, di nuovo vesto, per assorbire:
gli eleganti tigli ad Afrodite sacri

stormi di vivaci cormorani
che chiassosi si posano sull’Arno.
E questo cielo che d’azzurro ci sovrasta.
Ascolto i vitali canti degli uccelli
e delle foglie il lamento di morte.

Tra i tigli, un simpatico folletto
dona grappoli d’armonia
e gemme di lentezza
a chiunque s’avvicini.
Ne ricevo in abbondanza.

Lascio che ogni nodo si disciolga.
Faccio scivolare lo stress dalle tasche
e, presto orecchio ai quieti battiti
del cuore della mia città
che con i miei si fondono.

Serenella Menichetti



CITTA' VUOTA

Risuonano i miei passi lungo corridoi
di portici in letargo.
Dalle finestre chiuse dei palazzi
la danza del vuoto nelle stanze.
La solitudine seduta sulle sedie
coricata sui letti attende.
Il canto del silenzio approda
nell’animo stanco.
Le saracinesche abbassate dei negozi
riposano la retina.
Le dimensioni della piazza sono quelle
di quando fanciulla
mi sperdevo nel suo cerchio.
Un suono forte di campane.
Nemmeno una persona intorno.
In questi luoghi,
lunghe radici, affondo:
di ricordi, di morte, di rinascita,
di respiri di vita.
Di questa città che oggi mi appartiene,
mi nutro.



1 commento:

  1. Serenella, con la padronanza dell'arte poetica che la caratterizza, ci presenta due inediti di travolgente magnetismo. Il suo lirismo, infatti, è caratterizzato da quadri figurativi nei quali è indispensabile saltare per cogliere la realtà in tante sfaccettature. Non ama i virtuosismi, ma è maestra di allegorie e, nelle descrizioni dei luoghi familiari adotta metafore incantevoli, che rendono chiara l'idea di un'anima tesa 'oltre'.
    "Il viale: serpente dalle ali di tiglio,
    snoda il suo corpo, lungo l’argine."
    I quadri, come possiamo vedere, non sono soggetti a deformazioni, hanno nerbo e visibilità. Saudade intensa, pregna di pathos quella di Serenella. Ricordi che si susseguono, che ci coinvolgono, che hanno il sapore delle storie perdute. Le radici non affondano più nella magia, ma nel deserto, come spesso tristemente avviene, e l'autrice dà spazio a una patria su misura per il mondo che la circonda, per respirare il senso della vita, per lasciare che dal vaso di Pandora, esca ancora e sempre, la speranza. Versi universalizzabili, ricchi di intensificazioni profonde del logos. Grazie e un abbraccio.
    Maria Rizzi

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