domenica 22 aprile 2012

Tre poesie edite di Lida De Polzer

Ombra di terra


Non ha più traccia il cielo del mattino
della pallida luna di bambagia
rossa che questa notte ci svegliava
mentre la nostra ombra lungamente
le cancellava il sole,
ma un fremito di luce erra nell'aria
della memoria: noi
siamo l'eclissi, l'ombra sulle cose
noi l'opaco dolore di un esistere
che lamentando il lutto del suo buio
non s'avvede che il grido della luce
splende alle nostre spalle.




Grazie


Anche per questa vita che cammina
da sola
nel silenzio di un abito d'amore,
anche per ogni lacrima raccolta
sul ciglio d'una speranza
e per le utopie senza lacrime
che mi hanno guardato negli occhi:
per ogni seme di gioia
che hai fatto crescere piano
nella mia terra dolente,
per questo esistere all'ombra
del mormorio della tua voce lieve.




Parole


Sono fuggite in un tramonto rosa
le mie parole prigioniere, ed ora
vanno cercando brezze d'aquiloni
e libertà di giovinezza, ed ore
eterne per domani, e controcanti
di silenzi e di attese
e sguardi che s'intrecciano con l'anima
e danze su pulviscoli di sole.
Se t'accadesse d'incontrarle, sappi
che sono azzurre e lievi
hanno una voce timida, e sorridono.

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