venerdì 3 luglio 2015

PIETRO RAINERO: "GERMANIA - ARGENTINA" RACCONTO

     
Pietro Rainero (collaboratore di Lèucade) e famiglia
                                           
           GERMANIA – ARGENTINA


E così la finale sarebbe stata Germania contro Argentina.
I teutonici, con un terrificante 7 a 1 al povero Brasile, ed i Gauchos vittoriosi solo ai calci di rigore contro gli sfortunati Olandesi.    Ed eccoci quindi alla cronaca dell'attesissimo ultimo atto del torneo mondiale Brasile 2014.  Nella tribuna d'onore del Maracanà la cancelliera Merkel, il russo Putin e l'ungherese Orban. E ancora la signora Rousseff, che fa gli onori di casa in veste di Presidente della nazione brasiliana, seduta vicino a  Blatter, presidente della FIFA, la federazione mondiale del pallone.     Insieme a loro altri 75.000 spettatori, spalti riempiti.
So che siete curiosi...va bene...eccovi le formazioni.
Germania: Neuer, Lahm, Boateng, Hummels, Howedes, Kramer, Schweinsteiger, Kroos, Muller, Klose, Ozil,   allenatore Low.
Argentina: Romero, Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo, Lavezzi, Biglia, Mascherano, Perez, Higuain, Messi,   allenatore Sabella.
Arbitra l'italiano Rizzoli, coadiuvato dai signori Stefani e Faverani.
Ora io però lascio la parola al telecronista spagnolo Josè Bunuel, più bravo di me nel commentare questi eventi, e direi di saltare pure direttamente ai tempi supplementari, essendosi quelli regolamentari conclusisi sullo zero a zero.
Así que empieza ahora el tiempo extra en la final Brasil 2014 , un reto histórico”
Ho capito! Volete leggere in italiano. Vi riporto la traduzione simultanea, va bene.
Dunque iniziano ora i tempi supplementari della finale di Brasile 2014, una sfida storica. Sicuramente una contesa storica per la decisione, presa in setimana dalla dirigenza FIFA riunitasi d'urgenza,  di  permettere alle due squadre , con qualche elemento acciaccato, di selezionare ancora un giocatore per parte, giocatore non inserito nella lista dei 23 a disposizione ad inizio torneo. Clamorose le scelte fatte dalle due federazioni. Tre giorni fa la federazione calcistica tedesca ha comunicato il nome della nuova riserva, Joseph Ratzinger, mentre solo ieri abbiamo saputo che Jorge Mario  Bergoglio è arrivato in Brasile, scelto dalla Asociaciòn de futbol argentino.  Il Papa in carica ed il Papa emerito! Questo schierare in panchina un pontefice è un voler fare intervenire in una sfida la mano de Dios, come  Maradona diceva fosse successo per il suo gol contro l'Inghilterra.
Ancor più sorprendente il fatto che al trentatreesimo del secondo tempo Sabella abbia schierato al centro dell'attacco sudamericano, al posto di Higuain,  Bergoglio, subito soprannominato Francisco dai tifosi biancoazzurri. A questa mossa ha risposto Low, togliendo Klose ed inserendo Ratzinger dieci minuti dopo, proprio quando i tempi regolamentari stavano per scadere.
Ora entrambi i papi sono in campo, al centro ed al comando dei rispettivi attacchi.  Di sicuro il Cielo non potrà avere preferenze: sarà la forza delle due formazioni o la mera fortuna che deciderà la squadra vincitrice.
Credo che Low abbia fatto entrare Ratzinger, sicuramente più lento di Bergoglio e con meno esperienza di Klose, proprio per questo motivo: per non essere imputato dai propri connazionali, in caso di sconfitta, di non aver giocato anche la carta del trascendente.
Ma seguiamo la partita in campo con, da un lato, chi ritiene che il calcio sia un gioco di attacco, collettivo, fatto di passaggi e verticalizzazioni, e dall'altro chi pensa che siano invece qualità decisive la fantasia, la giocata individuale ed il dribbling. Impressionanti sinora Schweinsteiger, autore di una marea di palloni toccati, passaggi, recuperi, lanci e contrasti vinti ed il suo dirimpettaio Mascherano, un muro, simbolo della Seleccion più di Messi.
Finora i tedeschi hanno corso di più dei sudamericani, vedremo nella mezz'ora finale cosa succederà.
Iniziano i supplementari, primo minuto........ecco Schurrle, Schurrle che è entrato al trentaduesimo al posto di Kramer, Schurrle colpisce violentemente dalla sinistra dell'area. Ma Romero ribatte.......

….......siamo giunti al settimo minuto della prima frazione supplementare ..Biglia a Gago...uno svarione di Hummels splalanca la porta a Bergoglio, che però mette fuori il suo pallonetto: che occasione! Sbaglio del Santo Padre, ha avuto una chance capitale, ma se l'è mangiata!!........

….........dodicesimo, Messi scarta Hummels, serpentina di Messi, ...Messi......Messi......recupero di Boateng, che evita che il tocco dal fondo della <Pulce> inneschi un compagno.........

….......finisce il primo dei due tempi extra.

….......quarto del secondo tempo...Howedes di testa..palo!!  Ma l'arbitro Rizzoli, su segnalazione del guardalinee, ferma l'azione per un fuorigioco di Muller.....

….........settimo minuto, sembrano tutti rassegnati ai rigori..........

ottavo.........siamo sulla fascia sinistra, pallone lavorato da Schurrle....Demichelis perde l'inserimento di Ratzinger, Schurrle per Ratzinger, che assorbe di petto...e INFILA DI SINISTRO il bel pallone di Schurrle.     Goooooooooooooool !!!            Clamoroso.           Germania in vantaggio.
MIRACOLO DI RATZINGER!!
Abbiamo assistito a qualcosa di storico: l'ottantasettenne ex papa ha portato in vantaggio la sua squadra a sette minuti dalla fine.......

…...undicesimo.........quattro minuti alla fine più recupero......Germania determinata a mantenere il possesso palla con una ragnatela di passaggi orizzontali.......

….....quattordicesimo........punizione per l'Argentina da posizione favorevole per Messi, venticinque metri circa dalla porta di Neuer.....  è l'ultima occasione per i sudamericani di acciuffare i rigori....
Messi posiziona attentamente il pallone......Messi....tiro......alto!    Boato dei tifosi tedeschi......  La Germania è ad un passo dal titolo mondiale.........

…......fischio finale di Rizzoli......LA GERMANIA RAGGIUNGE L'ITALIA A QUOTA QUATTRO COPPE DEL MONDO, SECONDA SOLO AL BRASILE CHE NE HA VINTE CINQUE !
Apoteosi dei tifosi tedeschi …...la delusione è dipinta sui volti dei giocatori e dei supporters argentini.   Incredibile finale di Brasile 2014, decisa da una rete di un papa emerito. Immaginiamo l'ondata di tristezza che sta attraversando la nazione argentina, da Buenos Aires fino a  capo Horn,
passando per tutte le pampas.  Immaginiamo anche l'euforia dei tedeschi ed i canti e i cori che si susseguiranno tutta la notte nei pressi della Porta di Brandeburgo.
Cediamo la linea per pochi secondi di pubblicità, per riprenderla poi per la cerimonia di premiazione..”
So cosa sta passando per la testa a voi che state seguendo questo resoconto, cari lettori.
State ammirando la furbizia sopraffina di Ratzinger, questo acuto intellettuale che, non avendo indetto alcun Concilio e non essendo in possesso dell'innata capacità comunicativa del suo predecessore Giovanni Paolo II, per passare alla Storia ha scelto, nel febbraio del 2013, di rinunciare al Soglio di Pietro 600 anni dopo Gregorio XII.
Sicuramente starete  pensando che sia stato il Vaticano ( anche se ovviamente non ne avremo mai la conferma ufficiale ) a chiedere per vie diplomatiche alla FIFA, che non ha voluto fare uno sgarbo alla potente Curia romana, di permettere la partecipazione alla finale dei due pontefici.
E non mi sentirei di darvi torto se voi scommettereste che l'idea sia partita proprio dal papa in pensione, che non avrà avuto difficoltà a convincere il collega Francesco, patito di calcio.
Benedetto XVI ha capito che la sua impronta sarebbe rimasta indelebile se avesse aggiunto all' abbandono della sua carica papale, ottavo pontefice a rinunciare al ministero petrino, anche la partecipazione alla finale di un campionato del mondo nello sport più popolare.
Ed è stato anche fortunato. Evidentemente la fortuna aiuta gli audaci: è persino riuscito a segnare un gol decisivo!  Che fortuna.....ma che astuto, che volpe quel Ratzinger !!!
Visto che vi ho letto nel pensiero?
  
 Pietro Rainero









1 commento:

  1. Racconto denso, vivo, narrato con fluidità e magico amore sportivo. Ho letto i racconti pubblicati su questo importante blog letterario e, sinceramente, tanti complimenti a Rainero per la sua penna spigliata, e non di rado ironica quanto basta per un buon risultato artistico.
    Proff. Angelo Bozzi

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