lunedì 14 novembre 2016

PASQUALINO CINNIRELLA: "SENILITA'"

Poesia uscita di getto da un animo gentile, sensibile, cosciente del mistero del domani ma interprete anche delle inquietudini del presente, del suo scorrere e della sua inevitabile soluzione. Cinnirella possiede una virtù; un’arma indispensabile per il canto: quella di saper forgiare un melologo in cui  la parola segue  con eufonica fluidità i ritmi della musica. Una vera romanza alla vita, ai suoi vuoti non voluti, a “ questa chiusa di giorni già sancita”, al viaggio, al suo inizio, alla sua fine; al dilemma del poi che inquieta e tormenta senza darci certezze:

Se è certa la meta non così è il fine
seppure di quel sogno antico
ancora ne attendi in divenire
… l’ambita certezza. 

Nazario Pardini 


                       
        SENILITA’
                                              
Percettibili ormai in ogni gesto
       le movenze più lente delle mani
       se le poni più spesso a confronto
       tra ieri e l’oggi nel tuo fare.
       Nemico è stato il tempo senza sosta
       che dalla clessidra capovolta  
       assiduo si svuota un tanto l’ora. 
Nemico pure il peso degli anni
che grave preme sull’orme caduche.
       Da un florido passato
a un dimesso presente
       -un divario dilatato-
       senza strade possibili di ritorno
       per esserci ancora per un poco
       a colmare quei vuoti non voluti.
C’è da rifare il tutto del vissuto
ché più consono sia all’essere uomo
perché ne appaghi l’essenza
almeno nell’ora ultima dei giorni
già protesi … a siderali dimore.
Ma non c’è spazio che innovi altra vita
       in questa chiusa di giorni già sancita;
dell’atto unico della recita donata
senza replica è la scena della comparsa.
       Se è certa la meta non così è il fine
seppure di quel sogno antico
ancora ne attendi in divenire
… l’ambita certezza. 



7 commenti:

  1. Grazie Prof. Pardini. Sono commosso per tanta attenzione nei miei confronti che spero continuare a meritarla.Mi ha lusingato molto la sua definizione caratteriale (gentile e sensibile).Senza un minimo di sensibilità come si può fare poesia? E poi, senza la musicalità verbale come si fa a definire un testo poesia? Mi sento più che mai onorato far parte di Leucade. Pasqualino Cinnirella

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  2. Ha pienamente ragione il Prof. Pardini a sottolineare la musicalità di questa poesia, dove la melodia è tutto ed è addirittura stordente, portando con sé una nostalgia profondissima per il tempo trascorso, che purtroppo non si può rinnovare: "C'è da rifare il tutto del vissuto / ... / Ma non c'è spazio che innovi altra vita / in questa chiusa di giorni già sancita". Complimenti all'autore. Non aggiungo altro, essendomi recentemente già espresso sulla sua poesia.
    Franco Campegiani

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  3. Grazie di cuore Franco. Anche Tu mi lusinghi non poco.
    Pasqualino

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  4. Una poesia che trascina, trasporta ed affascina per la sua inestimabile bellezza "per esserci ancora un poco a colmare quei vuoti non voluti".
    Cos'altro dire di questo poeta nel massimo dello splendore e della liricità; significato e significante si fondono dando vita ad una grande opera.
    Josye Traulcer

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    1. Grazie signor Josye che avrò il piacere di conoscerLa se mi trasmette il numero di telefono per contattarLa.Quanto da Lei scritto mi ha commosso non poco. Ancora grazie. Pasqualino Cinnirella

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  5. Complimenti a Pasqualino Cinnirella per questa interessante "SENILITA'", fatta di versi delicati e fluenti, armoniosi e spesso gravidi di incertezze, anche quando sente l'impossibilità di "colmare quei vuoti non voluti". Certo induce alla tristezza e alla resa che porta con sé la vita, ma che, in ogni caso, alla fine intravede il riscatto della speranza e di un futuro ancora da compiere, non ostante non vi sia "spazio che innovi altra vita".

    Umberto Cerio

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    1. Caro Umberto, mi fa piacere leggerti avendo saputo dei tuoi problemi di salute che spero risolti almeno in parte.Un così sentito tuo pensiero sulla mia Senilità mi riempie di orgoglio come tutti quelli sopra letti. Grazie di cuore e un caro saluto e un augurio per Te. Pasqualino Cinnirella.

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