lunedì 20 settembre 2021

CARLA BARONI: "IL VENTO VA A INTESSERE CAROLE"


 

Carla Baroni: Il vento va a intessere carole. Poesie d’amore o quasi


Un libro di oltre 200 pag. in cui la poetessa intesse un discorso un po’ ironico e un po’ serioso su un argomento (l’amore) sul quale si sono spesi una quantità innumerevole di scrittori tanto che citarli tutti sarebbe un discorso lungo e noioso. Ma Carla Baroni lo fa con la sua indomabile grinta, con il suo modus sribendi, e con la sua simbiotica fusione di pathos e logos da lasciare di stucco. Il testo si divide in due sezioni: Le serie e Le scherzose. Qui come prima cosa, non è difficile intravedere la mano dell’artista, che con il suo inconfondibile endecasillabo dà armonia e fluidità  ad uno scritto che scorre con energia verbale tenendoci avvinti alla lettura. Come scrive il prefatore: “Tutti i brani di questa raccolta sono dotati di una profonda musicalità e di un ritmo costante….”. Ma sarebbe riduttivo soffermarci solo su questa caratteristica stilistica della Baroni. Spesso la scrittrice alterna misure armoniche ad altre più brevi per dare respiro o per fare risaltare il cuore di un certo verso che pone il dito sulla piaga:

Tu, che cercando vai

di persa giovinezza il fil lucente,

dimmi gli ardenti baci

e i sensitivi amplessi,

dimmi di ciò per cui ogni cuor freme.

Non vedi il sole che già il mare arrossa

di una sanguigna brace e che la nebbia

 stende un sudario opaco sulla terra

e la sabbia

ormai ghiaccia prende riflessi strani?...

Non è difficile notare come l’artista sappia giocare con i versi impiegando ora l’endecasillabo, ora il settenario, ora il quaternario creando un movimento ondulatorio a  reificare il senso variabile del sentimento d’amore. Si può senz’altro affermare che la Baroni è maestra di stile e di pathos e su questi temi ci dà lezione di prosodia e di tecnica versificatoria. D’altronde noi abbiamo seguito il percorso di tale  scrittrice, e abbiamo constatato come sappia concretizzare i contenuti in un andamento scritturale oggettivo per offrirci un prodotto di grande valore artistico.  Quindi un’autrice versatile, proteiforme, in possesso dei ferri del mestiere con un notevole contributo di creatività e di inventiva che la rende unica nel campo della poetica.

Non è di certo superfluo riportare un componimento scherzoso per offrire un quadro più completo della sua produzione  letteraria:

Lo zabaione fatto con tre uova

Da un po’ di tempo sei un tantin moscietto.

Non valgon di prosciutto più di un etto

lo zabaione fatto con tre uova

e odori stimolanti nell’alcova.

E se hai un’altra dimmelo, amor mio,

che se è così provvederò anch’io.

 

Un libro da gustare con amore e da tenere in biblioteca come opera varia e personale da prendere ed aprire per leggere poesie di raro talento ironico-umoristico. 

Nazario Pardini

5 commenti:

  1. Mi trovo lontana..e non so se riuscirò a trovare il gustosissmo libro che Nazario,qui critico ancora più appassionato del solito,canta con spirito fresco e arguto. Carla è sempre formidabile e non solo nel verso ma in quel suo spirito unico e trino:ironico graffiante e involontariamente dolce. Complimenti e grazie. Edda dall'isola

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  2. L'esegesi del nostro magnifico Capitano annuncia un testo di rara originalità, che conferma le doti di Carla e ne dimostra la maturità artistica. La grinta, l'ironia e la capacità di viaggiare sui versi come pochi rappresentano un dato di fatto, ma in queste 200 pagine l'Autrice presenta le sfaccettature del suo carattere e del suo lirismo a cuore nudo. Come un prisma rivela tutte le luci che la rendono Artista completa e inimitabile. La conosco da molti anni e ho avuto l'onore di presentarla a Roma. Allora giocava sull'endecasillabo e creava gioielli di fattura straordinaria. Oggi il metro classico diviene arpa da suonare per dare voce a ogni nota. Incantevoli le liriche postate. L'umorismo le rende geniali. Mi complimento con questa Poetessa dotata di tanti strumenti linguistici e la abbraccio ammirata. Ovviamente il mio plauso va anche e soprattutto al suo amico e recensore che la presenta con tanta efficacia. Lo stringo forte e non finirò mai di ringraziarlo.

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  3. RICEVO E PUBBLICO

    Carissime Edda e Maria, mi avete preceduto quando era mio dovere ringraziare immediatamente Nazario che mi accoglie sempre con tanta magnanimità sulla sua isola facendomi inoltre una bellissima recensione. Intenzionata come il nostro Capitano- come ormai da tutti è affettuosamente chiamato- a pubblicare tutto quello che ho scritto, mi sono trovata nella necessità di sfoltire tomi di poesie di oltre cinquecento pagine di quei testi che meglio si prestassero a essere raccolti a tema. Ecco quindi questa silloge che spazia dall'adolescenza ai giorni nostri: lo stesso Nazario ha scelto ad esempi una lirica scritta a quattordici, quindici anni e un calembour composto recentemente.
    Sono quindi a ringraziare tutti e tre per l'affetto che mi dimostrate.
    A Maria una precisazione: ci siamo viste più volte ad Abano- sede indimenticabile del Premio Voci- dove incontravo una quantità di amici.
    Ancora grazie al magnifico trio
    Carla Baroni

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  4. Questa silloge poetica di Carla Baroni, che attira anche per la veste editoriale, offre al lettore una miriade di momenti creativi mai ripetitivi, anzi policromatici, che avvincono il lettore per la loro freschezza, vivacità, profondità. E, naturalmente, per la bellezza delle intuizioni liriche, dove la penna di Carla rivela tutta intera la sua grazia e la sua indiscutibile versatilità.

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  5. Caro Pasquale, grazie. Anche tu sei fra i fedelissimi che un commento me lo regalano sempre. D'altronde tu hai letto il libro e puoi giudicarlo con più cognizione di causa. Io stessa faccio fatica a scrivere qualcosa su un testo basandomi solo su una recensione anche se ottima. E allora infinite grazie a te che hai letto e di nuovo grazie a chi si è fidato di Nazario
    CARLA

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