mercoledì 1 settembre 2021

EDDA CONTE: "INEDITI"

 

Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade






Estate 2021  ( A Nazario)

          1

Rumori e Silenzi

 

All'ombra di un niente sul tetto

un gatto certosino pensa...

fissa la valle sottostante

e certo ha i suoi ricordi in cuore.

 

S'alzano in volo le tortore in amore...

dispettosa una gazza svolazza

strepitando--

s'inquieta nel pollaio il gallo

e fuori orario gli esce un canto roco.

Scende la funivia dal monte

brusca la frenata stride..


Sulla panchina arrugginita

c'è chi sorride

a una farfalla colorata.

 


                  2

  

I silenzi della montagna

 

Tetti e lastre di ardesia

valli pianori e verdi crinali

borgate antiche in oblio pacioso

eredi di storici costumi.

Tra echi di silenzio

 il sangue giovane ribolle

ribelle al luogo e alla sua storia.

Veteri e inutili esempi di fatto

più che di parola..

Nei suoi silenzi pieni la montagna insegna

Il richiamo dei galli dai pollai all'aperto

l'armonia canora degli uccelli

l'attesa paziente delle selve

le stagioni amiche...

la parsimonia!


Nel suo passeggio estivo

il vacanziero

a tanti silenzi è sordo

o indifferente.

 

 

                      3

 

Pensosa è la notte

 

Viola è la Verruca

nell'ora del tramonto

a valle l'oro dei tetti riluce..

strepita  un gabbiano

 a pretesa del cibo serale.

 Tra i tigli ombrosi la cicala tace.

Rattrista il silenzio nelle vie deserte

soltanto il cielo arride al sole che tramonta

con pennellate di cipria rosa

si prepara ad accendere  le stelle

 

Carica è la giornata di nullità

intraprese per colmare il vuoto

di una vita vana ..

 Pensosa  la notte nel silenzio

  insegna le vie della preghiera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                    4

 

 

 

Fermati  tempo d'Estate

 

 Tigli

profumo e armonie

canto di merli e richiami d'amore

nel verde fiorito di pendagli

promessa di vita.

Nostalgia di vissuto a finestre spalancate

e voci bambine

 rimproveri

 richiami

 pianti e  risate...

Giornate che tornano

                        mutate.

Qui, fermati Tempo

scattami un click amico

non te ne andare nel vuoto

che gli anni non sanno colmare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

               5       

 

 

Et ultra..

 

Potessi!

come un dio greco

guardare il mondo dall'alto..

avere le ali di un uccello

e provare l'ebrezza del volo

la leggerezza della libertà

il richiamo d'amore a primavera

il canto festoso alla campagna

fino a sera...

           Incontrare Chronos

                       voltargli le spalle...

                                 et ultra andare...

 

 

Edda Conte  Estate 2021

 

8 commenti:

  1. Ringrazio Il nostro amatissimo Capitano non solo per avere prontamente inviato a Leucade questi miei inediti che a lui ho dedicati, ma anche per il suo gradito commento. Già in altre occasioni ha definito la mia poesia Realismo Lirico alla Capasso ... Credo di riconoscermi in questa corrente.
    Con un grazie affettuoso e stima profonda .
    Edda Conte.

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  2. Riporto il commento di Marco dei Ferrari alla poesia Rumori e Silenzi, ricevuto con sms:
    "..i tuoi "piccoli rumori" è per me il migliore affresco dal profondo dell'umanità allargata alle espressioni sincroniche della natura.
    Anche l'ombra la funivia la panchina vivono e partecipano al tuo elevato crearsi nel sentire gatti tortore gazze galli... tutto miticamente reale a dimostrare la limpidezza dei tuoi versi. Marco dei Ferrari"

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  3. Un armonia incredibile investe la tua breve silloge, mio Seme d'amore.L'estate ti ha fatto molto bene, in quanto ha reso ancora più calda, femminile, accogliente la tua poetica. Un poemetto dedicato all'Uomo che incarna il lirismo, il nostro Vate. Nei versi della prima poesia l'ho trovato "sulla panchina arrugginita / sorride(va)/ a una farfalla colorata"! Le liriche sanno di anima distesa, che torna a cantare: "Tigli /profumo e armonie /canto di merli e richiami d'amore /nel verde fiorito di pendagli/promessa di vita". I nostri tigli abitano i versi, la vita, la speranza. Chiedi al dio del tempo di allontanarsi, di lasciarti libera di voltargli le spalle e il sole si sposa a ogni tua parola, ti ringrazia, ti bacia. Sei portatrice di luce, Edda Adorata, e io mi sento sempre più fiera di esserti amica! Abbraccio te e il nostro Maestro con infiniti gratitudine e affetto.

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  4. Riconosco il pennello di mia madre, ma ogni volta stupisco per la sua abilità di utilizzare tavolozze diverse e affreschi stupefacenti per armonia, musicalità, forza evocativa, suggestione e malinconica memoria. Senza che questo aspetto saturnale tolga forza positiva alle parole in musica. E alla forza di un desiderio metatemporale che si fa sogno...Et ultra....

    Isabella

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  5. Con grande piacere ringrazio chi ha postato i commenti alle mie liriche. So che le hanno apprezzate e spinti certo dai bei sentimenti come l'affetto l'amicizia o una sincera forma di ammirazione hanno lodato con gratificanti parole il mio fare poesia.
    Di tanto sono grata e felice.
    Edda.

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  6. RICEVO E PUBBLICO

    Ogni qualvolta leggo i tuoi racconti,o i versi di queste liriche, sono portato ad immaginare, ad occhi chiusi, di percepire ogni verso e tradurlo nei fotogrammi di un documentario da cineteca o in immagine che tu dipingi sulla tela del sentire delle tue emozioni con tocchi di pennellate di realismo magico che stupiscono… ed ecco un gatto che pensa, una tortora in amore, un gallo inquieto, l’eco del silenzio, una cicala che tace o un gabbiano che ride.
    Tutto diviene immagine di percezione, viva e reale, anche solo una semplice panchina arrugginita che sorride, pur nel mistero dei suoi celati significati.
    Grazie Edda di queste emotive sensazioni di cui, con la naturalezza del tuo verseggiare, ci fai dono e grazie al nostro Vate che sempre ci concede approdo allo Scoglio con la mano tesa nella sua amicizia.
    Con stima profonda
    Lino D’Amico

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  7. "Et ultra..." (5° lirica inviata a leggersi da Edda Conte) assimila liricamente ogni concezione della Poetessa sublimandone finalità e deisderi.
    Elevarsi libera di un "volo" ebbro di sofficità emotivamente incentrata sulla divinità (il dio greco e poi Chronos) è il poetico volere di Edda.
    Ma non semplicemente. il "volo libero" dovrà accompagnarsi a "richiami" di sentimenti sorgivi e di armonie gioiose che rivelano un ritorno nel tempo, oltre il tempo (...et ultra andare...).
    Il tempo, "custode" geniale e infernale nell'esistenzialità olistica che Edda preconizza, costituisce l'ostacolo più pericoloso da lasciarsi alle spalle...
    La poetessa ci riesce in questi versi limpidi e denudati che si apprezzano di per sé senza arzigogoli retorici fuori luogo.

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  8. Leggo ed ammiro questo commento di Lino d'Amico: rispecchia in toto la sua firma. Sono parole all'unisono con le mie, quasi una eco del mio sentire, con la stessa naturalezza, la semplicità dell'espressione.
    Lino è un amico ma è anche uno "spirito bello".
    Complimenti e grazie.
    Edda Conte.

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