sabato 24 settembre 2022

GIAN PIERO STEFANONI: "POESIE"

 LA TOMBA DI CICERONE

 

Monolite bucato dal sole

tra alberi che raccolgono il sonno.

 

Di più primo retore non chiedi

lavato il sangue da mani

che non poterono parola.

 

 

ROVINE DI MINTURNO

Teatro

 

Si nutre di secoli la lingua

e non cede. Risiede e resiste nel corpo.

 


Occulta agli occhi la aspetti

come ogni cosa aspetta la femmina,

nel basso del caldo del ventre

dove la vita non cessa al silenzio

fecondo dell'ara.

E' anche tua l'iscrizione, l'autore non certo.

2 commenti:

  1. Posti due liriche fulgide come diamanti che accarezzano il cielo con la loro capacità immaginifica riassunta, tra l'altro, nell'arte della brevità. Ti riferisci alle cittadine in provincia di Latina di Formia e Minturno, dove risiedono il mausoleo che descrivi in modo struggente come "Monolite bucato dal sole" e le rovine della vecchia città degli Ausoni con il suo maestoso teatro , risalente al I secolo d.C. che accoglieva, all'epoca, oltre quattromila spettatori. Ho abitato a Formia per quattro anni e ho avuto modo di visitare il mausoleo di Cicerone e la vasta area archeologica e il tuo canto restituisce palpiti all'antichità "dove la vita non cessa al silenzio / fecondo dell'ara.". Mi hai concesso di tornare in quei luoghi illuminati da nuova luce e te ne sono infinitamente grata. Il Poeta ha il compito di abbassare veli di Maya sconosciuti ai più. Ti stringo al cuore insieme al nostro Condottiero.

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  2. Grazie di cuore Maria carissima, grazie.. Non sapevo dei tuoi trascorsi a Formia, un giorno mi farebbe piacere ascoltare qualcosa a voce. Un abbraccio a Nazario... Gian Piero

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