B U O N A P A S Q U A
A T U T T I G L I A M I C I
C O N L A S P E R A N Z A
C H E S I A N O I N T A N T I
E C H E L A B E L LE Z Z A
P O S S A A V E R E L A
M E G L I O S U L L A
T E N E B R A
D E L M O N D O
T E N E B R A
D E L M O N D O
Gesù di Giovanni Pascoli
E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte,
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise, all'ombra d'una mèta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.
Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste;
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
-Il figlio Giuda bisbigliò veloce-
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra 'piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi
-No-, mormorò con l'ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.
E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte,
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise, all'ombra d'una mèta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.
Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste;
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
-Il figlio Giuda bisbigliò veloce-
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra 'piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi
-No-, mormorò con l'ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.
Caro Nazario, grazie degli auguri che ricambio sentitamente e che estendo a tutta la grande Famiglia di Leucade alla quale ora anch'io appartengo.
RispondiEliminaCarla Baroni
Grazie anche da parte mia, Nazario.
RispondiEliminaApprofitto del tuo messaggio augurale per rivolgere a tutti gli amici di Leucade gli auguri, con la tua stessa speranza ed i versi di Pascoli, che meglio non potrebbero sostenerla:
"Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
-Il figlio Giuda bisbigliò veloce-
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra 'piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi
-No-, mormorò con l'ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.".
Sandro Angelucci
Siano i passi e i pensieri, che ci muovono verso Pasqua, risorgenti come acqua limpida di fonte.
RispondiEliminaSia il Bene, che da sempre ci abita, costante nutrimento delle mani avare. Sia la Bellezza a tenerci sempre vicini. Grazie Nazario del tuo augurio, che contraccambio con affetto.
Amicali, fraterni auguri a tutti gli amici di Leucade.
Sonia Giovannetti