Serenella Menichetti, collaboratrice di Lèucade |
BARLUME
Rintocca
della sera la campana
il
sole cala fino a scomparire.
Piano
s’oscura il cielo e s’allontana
il
chiaro. Ma barlume all’imbrunire
rimane,
e di speranza luce emana.
Stringilo
forte a te, per non morire.
Non lo
lasciare ché il dolore stana.
La
notte spegne e l’alba fa apparire.
E come
l’uomo fece con il fuoco,
alimentalo
sempre quel barlume
che
gonfi fino a diventare luna
piena
e lucente, per quando s’abbruna
e
l’occhio pare cieco e il canto è roco.
Senza
speranza si spegne ogni lume.
Serenella Menichetti
Serenella mi emoziona fino alla commozione nei suoi testi poetici per i contenuti che echeggiano i classici della letteratura e per la musica, che è talmente intensa, profonda, pura, da filtrare i pori della pelle e arrivare a carezzare l'anima...
RispondiEliminaIl Poeta, credo possa definirsi tale, se al di là dell'adozione del metro classico, riesca a essere padrone dell'arte lirica fino a renderla così luminosa e melodiosa. Grazie, Serenella... un battito d'ali quest'altra tua perla...
Maria Rizzi