Spuma
Sei tu candida strega
divoratrice misericordiosa
di nostalgie fraintese per confini
Spuma preziosa amazzone
sirena generosa
che ci disseti gli occhi inariditi
fin dai primi diluvi universali
A te affidiamo sguardi ed
orizzonti
innamorati come esploratori
perché la meta è mantenersi vivi
mentre ossessivamente danzi e danzi
Tu che non puoi morire
perché non sai che cosa sia il quietarsi.
vedrai l'ultimo fremito sottile
di uomini e universi fra gli scogli
Così cullata dai tuoi stessi flutti
le palpebre più lievi per sipari
nessun timore più di abbandonarci .
tu potrai finalmente addormentarti
Un dialogo con la spuma del mare, Anita carissima, in clima di ulissismo, di viaggio tra i flutti che 'divorano', che non 'si quietano', che sono certezze dall'inizio del tempo... Il verso - chiave di questa lirica dal ritmo poderoso come il mare in burrasca, credo sia: "perché la meta è mantenersi vivi". E non va spiegato. Sei la tempesta che agita le anime di tutti e sei la forza di un viaggio nella coscienza che non abbiamo il coraggio d affrontare. Grazie. T voglio bene. Un bacio all'immenso Condottiero che non teme gli uragani.
RispondiEliminaSquisita sorellina
Eliminache benevola incroci la mia strada
È grande il desiderio di incontrarti e entrambe insieme ragionar di versi