lunedì 17 settembre 2018

PAOLO BASSANI: 34^ EDIZIONE DEL PREMIO "CESARE ORSINI"



Paolo Bassani,
collaboratore di Lèucade

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34^ EDIZIONE
PREMIO NAZIONALE DI POESIA
CESARE ORSINI



 Sono passati 34 anni dalla prima edizione del Premio “Cesare Orsini”ma questa manifestazione nata per onorare la poesia  non è invecchiata. Anzi, ha acquisito negli anni nuovo vigore.
Questo, sicuramente, fa onore agli organizzatori ed al Comune di Santo Stefano di Magra. Penso che parecchi poeti nazionali, grazie al “Cesare Orsini”, hanno conosciuto un suggestivo scorcio del nostro paesaggio: Ponzano Superiore con la incantevole Piazza Colonna da cui si domina la parte finale della vallata della Magra fino al mare. In Piazza Colonna è avvenuta, anche quest’anno, la premiazione, alla presenza del Sindaco di Santo Stefano di Magra, Paola Sisti, con la lettura delle liriche premiate, declamate dall’attore Roberto Rolla.
La commissione giudicatrice, presieduta da Donatella Zanello, e composta dalle insegnanti  Paola Cossu, Carla Cozzani, Maria Milda Ferrari e Marcella Tasso ha assegnato i seguenti riconoscimenti:

 PREMIO alla poesia   "Quando i gabbiani” di Paolo Bassani

2° PREMIO alla poesia  “Ricordo di Ava” di Ornella Cantambiano

3° PREMIO alla poesia “Figlia madre” di Egizia Malatesta

La presidente Donatella Zanello ha introdotto la cerimonia con un suo apprezzato intervento:

La Poesia e il Tempo. I luoghi della Vita e dell'Anima.
Relazione introduttiva di Donatella Zanello

La Poesia è viaggio dell'anima. La Poesia è impegno sociale, è condivisione di valori e sentimenti.
La Poesia è la voce, è la coscienza degli individui e dei popoli, è figlia del tempo in cui si manifesta, come ben comprese Giacomo Leopardi, autore della famosa poesia "La Ginestra". Perchè la solidarietà è un valore. La Poesia è salvare dal dominio del tempo che tutto distrugge i sentimenti, i valori, l'essenza della vita, i ricordi. La Poesia è qualcosa che resta. Qualcosa, non qualcuno. E' una traccia, un'ombra, un'immagine che passa, un'arte fatta di parole, parole che restano scolpite nella memoria e nella coscienza collettiva. Così la Poesia è preghiera e disperazione, è gioia e dolore, è soprattutto consapevolezza. La Poesia è scrivere per se stessi ma soprattutto per gli altri. "Nulla vale, tutto è perduto. Ma scrivi." (Franco Fortini). La Poesia è consegnare al futuro le nostre emozioni. Noi siamo qui oggi perché crediamo nella Poesia. Ci crediamo. E crediamo nella musica. E crediamo nell'amicizia. Per questo siamo qui. Il Premio Cesare Orsini si inserisce nella tradizione e nella storia di una comunità, di un territorio. Non è poco. Ora, la Poesia è un'arte che si avvale del linguaggio come strumento, è un'arte fatta di parole e di sentimenti. Grazie a tutti i partecipanti che anche quest'anno hanno voluto condividere con noi il loro vissuto e le loro idee, la loro creatività. Siamo qui a celebrare la Poesia come valore, alla fine dell'estate. Siamo a ricordare la fine di una stagione che si chiude. Siamo a celebrare la Poesia in un luogo dell'anima, una comunità, un borgo che è centro di cultura, di arte, di incontro. La Poesia è luce che risplende in tanti frammenti che si disperdono nell'universo. La Poesia è figlia delle stelle, come lo siamo noi. E cosa resta? Resta la Poesia. La Poesia è il ricordo di una bella stagione che finisce. Con nostalgia. Con dolore e con gioia. Con rimpianto. E' anche una stagione che si rinnova. Perché poesia e musica, arte e fantasia rendono migliore la nostra vita. Ci portiamo a casa questa Poesia e questa vita, questa musica. Restano con noi. Sono importanti. Sono l'essenza della vita di tutti noi.


LETTURE: dalla raccolta GIORNI DI VENTO, Donatella Zanello, ETS, Pisa, 2017:

Tema: la Poesia e il Tempo. Letture di Donatella Zanello

Il fiume Magra, la corsa dei camion
sulle strade polverose dell'estate, nella canicola
implacabile di luglio, che annienta
anche i pensieri, che ferma il movimento
delle cose, dell'erba, in una calma mortale.
E cerchi un filo d'aria, un soffio che ti sollevi,
una goccia d'acqua sulle labbra arse,
il volo di una farfalla, gli occhi di un gatto.
Qualcosa che interrompa l'arsura, la cappa
di piombo e fuoco sopra la terra. Uno spiraglio,
uno zampillo d'acqua pura. Acqua di fiume,
di mare, di stagno, di vecchia pioggia.
Illusione, miraggio, ennesima chimera.

Il tempo è un cielo grigio come il piombo.
All'orizzonte, le nuvole in nebbia si disfanno.
La voce del mare si sente forte nel vento
e dentro la conchiglia. La parola divina
è imprigionata. E' stato bello vivere, così bello
che chiedo una tregua in cui tornare solo
ai giorni migliori. Indietro, invece, non si torna
e fugge lontano il tempo, ladro e viaggiatore.

Fuori un vento leggero nella sera
accarezza vele di tristezza. E' un pensiero
malinconico, un canto disperato per tutti
i rimpianti. Mute, immobili le statue divine
sono testimoni a me che respiro. Paladini
del nulla, i ricordi volano da una corolla all'altra
di petali, di petali che fuggono nella notte.
Dunque è stato tutto solamente un sogno.
Frammenti si disperdono nell'universo.

Tema: i luoghi della Vita e del Tempo: Poesia di Maddalena Galli Zanello.

Legge Roberto Rolla

Paese mio ridente
tra le colline ricche
di viti e di olivi antichi.
Spicca nella macchia
mediterranea
il pino di Aleppo.
Sentieri di pietre remote
portano al mare
orlato di bionde spiagge,
dove le agavi e le palme
crescono spontanee.
Case dai vivaci colori
si addossano l'una all'altra,
in alto il castello austero
sta a testimoniare
un passato ricco di storia.
Il prezioso silenzio
un tempo regnava ovunque,
sulle porte la chiave
non girava
nemmeno di notte.

 La manifestazione ha avuto una cornice di belle immagini: una mostra pittorica da parte degli artisti dell'Associazione Culturale "La Fenice", presentata dalla Presidente Paola Cossu.  
Anche questa edizione  è stata armonizzata dalle note del concerto "Sogno tra musica e poesia"  con Aliano Frediani al pianoforte e un gruppo di giovani musiciste.


                          ALCUNE IMMAGINI











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