martedì 25 settembre 2018

SERENELLA MENICHETTI: "RINASCITA"




Serenella Menichetti rinasce affidando una storia di “Amore, gioia ed energia creativa” a endecasillabi che cantano, suonano, incantano, e magnificano come una romanza di pucciniana armonia. Ascoltate il coro a boca cerrada e ditemi se ho ragione....


RINASCITA

Mi sento spento, quasi imprigionato.
Con gran sollievo lascio Recanati.
Le membra porto nella Pisa dotta.

Per respirare versi e primavera:
costeggio il fiume, e giorno dopo giorno
il pieno faccio di salute e ardore.
E se un olezzo salubre di mare
sul volto giunge, assai mi rassereno.

Sfilano le carrozze sul lungarno
Ed i cavalli vanno a passo lento.
Palazzi raffinati e monumenti,
gioielli immensi di inebriante luce:
Grande torpore sciolgono dall’animo.

In questa città di vita pulsante
bellezza ed armonia vanno a braccetto.
Ed io le colgo come margherite.

E vivo e sogno, mentre l’Arno scorre.
E creo di nuovo, in questo clima puro.
Amore, gioia ed energia creativa
tornano a rifiorire in questo prato.

La magica atmosfera, interra semi
in uno spazio che pareva morto.
Li sento mentre mettono radici.
E attendo.

Serenella Menichetti


4 commenti:

  1. Nel ringraziare Serenella Menichetti per la sua originale poesia..lascio le emozioni dell’endecasillabo al maestro Pardini e mi affido a un tema che mi è carissimo- Leopardi a Pisa-, nella bella Pisa che gli ha dato una serenità che mai ha conosciuto. Pisa: dove Giacomo inseguiva nuovamente il sogno a lungo accarezzato di lasciare Recanati. Un momento felice “ Sono rimasto incantato di Pisa per il clima: se dura così sarà una beatitudine…. Questo lung’Arno è uno spettacolo così bello, così ampio, così magnifico, così gaio, così ridente, che innamora: non ho veduto niente di simile né a Firenze né a Milano né a Roma; e veramente non so se in tutta Europa si trovino molte vedute di questa sorta. Vi si passeggia poi nell’inverno con gran piacere: sicché in certe ore del giorno quella contrada è piena di mondo, piena di carrozze e di pedoni: vi si sentono parlare dieci o venti lingue, vi brilla un sole bellissimo tra le dorature dei caffè, delle botteghe piene di galanterie, e nelle invetriate dei palazzi e delle case, tutte di bella architettura….Pisa è un misto di città grande e città piccola… un misto così romantico, che non ho mai veduto altrettanto …”.
    Giacomo partecipava perfino a qualche seduta dell'Accademia dei Lunatici, scegliendo ironicamente il nome di “giraffa”: aveva trovato serenità e umorismo in quel clima cordiale! Un corto ma cruciale periodo, in cui il migliorato stato di salute e una maggiore disponibilità alle relazioni umane concorsero alla rinascita di quella 'vita del cuore', che dischiuderà le porte alla nuova poesia del mirabile ciclo poetico pisano-recanatese
    Corre il tempo a riparo dei pensieri.
    Scintillano i lungarni come dame al sole:
    vi rivedo il contino Giacomo finalmente in pace.
    Basta questo per ringraziarti, dolcezza
    nel ricordo di memorie poetiche altrui.

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    1. Ringrazio Maria Grazia Ferraris per l'attenzione al mio testo e per le notizie su questo grande poeta che ha onorato la mia Pisa della sua preziosa presenza. Serenella Menichetti

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  2. Conosco Serenella Menichetti come autrice versatile, curiosa di cimentarsi nelle varie forme della poesia..dal verso libero, di carattere intimistico, alla gustosa e rocambolesca filastrocca ( Le Filosuone- riuscitissime anche come ausilio didattico)..fino alle sguarnite innovazioni della NOE...sempre ricca di idee e di contenuti mai ripetuti e mai banali. Una poetessa, come suol dirsi, a tutto tondo, caratterizzata da grande humour naturale e profondo senso di umanità.
    Oggi mi trovo felicemente spiazzata di fronte a tanta dolcezza, anche nell'andamento del verso morbidamente classico, che incastona scenari reali in un tempo immaginato, e quasi vissuto, evocato dall'amore grande per il poeta di Recanati, nel cui animo la Poetessa sapientemente si cala. E oggi dico ancora una volta "brava" a questa Serenella che come per gioco scorrazza nell'immenso palazzo della poesia, portando ovunque il suo brioso spirito ricco di inventiva .
    Con immensa simpatia, Edda Conte.

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  3. Serenella mia, in questa 'romanza', com'è stata splendidamente definita, ti superi e ci conduci in un viaggio verso il mondo di Leopardi, nel quale ti identifichi e per il quale canti, affidandoti al brio e alla purezza degli endecasillabi, il viaggio che il Poeta preferiva, quello nella Pisa dotta. Siamo tutti oltre la 'siepe', l'immenso lo narri tramite un sublime neo - realismo descrittivo e tramite un'ispirazione forte, che giunge alle fronde di ogni nostro cuore e le scuote con vigore e suggestione. La chiusa è miracolo. Si ferma il turbinio di immagini e si torna alla realtà dell'artista di Recanati. Con l'attesa di virgulti creativi che mettano radici... Attendo con te, Amica e incantevole Poetessa, seduta sul prato, nel sogno di un domani fiorito, di anime in volo, che ci accarezzino e ci tranquillizzino sul tempo che vivranno i nostri figli, i nostri nipoti. La storia torna e consente di aggiungere note al tuo magico canto...
    Maria Rizzi

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