lunedì 9 dicembre 2019

M. GRAZIA FERRARIS: "IL LIBRO DI GIANNI RODARI" ED. EUTERPE

Maria Grazia Ferraris,
collaboratrice di Lèucade

Il “libbro” di Gianni Rodari ed. Euterpe, 2019.


L’Associazione Culturale Euterpe, sotto la presidenza di Lorenzo Spurio, ha aperto  lo spazio di Euterpe per un volume, curato dal docente e critico letterario Francesco Martillotto, per coloro che forti delle loro letture rodariane, dei loro ricordi e delle loro competenze letterarie hanno voluto  partecipare: sia i minori con «favole, fiabe, novelle, piccoli racconti, ninne nanne, scioglilingua, filastrocche, storie raccontate», sia gli adulti nel campo creativo con «racconti, poesie, articoli, saggi e critiche letterarie», con l’unica, stimolante indicazione a rimaner fedeli «allo stile, alle tematiche e al curriculum letterario che ha caratterizzato la figura dell’intellettuale».
Il volume antologico uscito nell’autunno 2019, ricordando il centenario della nascita di Rodari, porta il titolo di “Il «libbro» di Gianni Rodari”, con riferimento ad alcune sue considerazioni apparse ne la Grammatica della fantasia (1937), in cui si legge: “Un “libbro” con due b sarà/ Soltanto un libro più pesante degli altri,/ o un libro sbagliato,/ o un libro specialissimo?”.  È composto da 200 pagine, ed è articolato in più capitoli:
POESIA- che raccoglie 15 interventi di poeti (Strinati, Carboni, Marcucco, Piergigli, Gambadori, Spagnuolo, Bisutti, Zanarella, Di Franco, Veschi, Pierandrei, D’Errico, Luzzio, Scelba, Romiti): dal poeta F. Strinati con la sua dedica A Gianni Rodari, che ricorda le tematiche e i luoghi rodariani, a I. Romiti con Filastrocca del sorriso, che si immerge nei colori giocosi del Nostro, passando per conosciuti noti collaboratori come Antonio Spagnolo, Donatella Biasutti…. che hanno tradotta la nostra contemporaneità in immagini e inventato la favolistica nuova in linguaggio rodariano.
Segue  il capitolo dedicato ai RACCONTI: vi si cimentano 13 autori (Frezzotti, Giuntini, Squarcia, Bonanni, Obradovic, Luzzio, Raineo, Veschi, Tiberio, Sartarelli, Montali, Corocher, Centurelli).
Mi è parsa molto significativa la presenza dei testi di bambini: di Asia Frezzotti di 12 anni, della scuola di Camerata Picena, (AN), che scrive una novella dal titolo Punto e la paura di sparire, in un originalissimo stile rodariano che si immerge nella crisi dei segni di punteggiatura tradizionali dimenticati sempre più a favore degli emojii e degli stickers di whatsapp…, e che grazie a queste rivoluzionarie novità rischiano di essere aboliti e di  Ivan e Ines Obradovic, di 13 e 9 anni,  che hanno frequentato più scuole, italiane e straniere, e scrivono  racconti, canzoni e aneddoti bilingui e che si sono cimentati, così sensibili all’uso delle lingue diverse  per esperienza personale, in Il professor Grammaticus e il pranzo degli errori. Aurora Centurelli poi con La scoperta del secolo, tenta di risolvere un giallo inquietante e appassionante, mentre Sofia Tiberio  della scuola elementare di  Modena con Gli strati della terra ricostruisce, a rovescio, la famosa  Torta in cielo di Rodari collocando la straordinaria scoperta nel sottosuolo…
La scuola primaria di Camerata Picena, (AN) ha pubblicato, grazie al lavoro pedagogico della maestra  Alessandra Montali, i disegni  a colori degli alunni che si sono allenati con libertà e fantasia illustrando i loro “racconti liberi del lunedì”, che certamente Rodari avrebbe apprezzato. Riempiono gioiosamente l’ultima parte del libro col titolo PENSIERI COLORATI.
Per la sezione CRITICA compaiono 8 interventi:  di F. Martillotto, L.Volante, C. Baldazzi, M.G. Ferraris, G. Casale,  L. Spurio, I. Lombardi e D. Grasselli: si riflette sul rapporto immaginazione, fantasia e realtà in Rodari, sull’attualità delle  fiabe, sulla loro utilità intellettuale e formativa, la loro polisemanticità, andando oltre gli aspetti immediati fantastici della storia e garantendo la fruizione di un livello specialistico spesso in chiave culturale e psicanalitico che  permette una diversa visione della realtà. Si affronta il tema del gioco con le parole, nel doppio registro realistico-immaginativo  di verosimiglianza ed utopia e ci si sofferma sull’analisi  in particolare di due opere di Rodari: Favole al telefono e Il ragioniere-pesce del Cusio, la prima importante raccolta di favole del Nostro e l’ultima, legata alla stesura finale di  C’era due volte il barone Lamberto. Si storicizza il tema della letteratura per l’infanzia ( da  E. De Amicis, C. Collodi fino a G. Pascoli e al suo “fanciullino”) in una nuova visione umanistica di grande impatto emotivo e sul tema paradossale-surreale  fondante il pensiero di Rodari: tra grammatica e fantasia, con una vasta esemplificazione calzante tratta dai testi rodariani..
Due sono le INTERVISTE IMPOSSIBILI ( M.G. Ferraris e M. Veschi): una ricostruisce con parole rodariane, legate alla sua biografia ed al suo curriculum di scrittore non solo per bambini  i ricordi e le tematiche coltivate e sviluppate dal Nostro, l’altra immagina un dialogo pedagogico tra G. Rodari e Maria Montessori che discutono e si confrontano sul tema dell’errore e sull’autocorrezione.
E. Marcuccio, a conclusione del testo,  pubblica una pagina di AFORISMI.
Con uno di essi, che valga da buon augurio di vita, chiudiamo la nostra presentazione: “Bisogna mettere poesia nella nostra vita e nella propria anima, con meraviglia, con gli occhi dell’anima del proprio bambino interiore, che molti, purtroppo, hanno dimenticato.”

M. Grazia Ferraris, dic. 2019

2 commenti:

  1. Maria Grazia Ferraris in questo suo excursus antologico rodariano ricco di tematiche sezionate sinteticamente, ma efficacemente delineate (dalla poesia ai racconti; dai pensieri colorati alla critica), conclude citando "interviste impossibili e aforismi".
    E in questo resoconto finale si sofferma sia sul valore assoluto della poesia (buon augurio di vita), quale "stupore" primordiale di analisi filosofica interiore (il "fanciullino" pascoliano) e sulla sua necessaria presenza individuale individuale in proiezione collettiva; sia su un dialogo immaginario tra Rodari e la Montessori, segnale essenziale nel processo pedagogico non solo indicato per i bambini ma anche tracciato per l'evoluzione della maturazione degli adulti.
    Questo lavoro ulteriormente conferma (ma non è il caso) l'impegno di profondità analitica e storica e di chiarezza espositiva di Maria Grazia.

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  2. Grazie Maria Grazia per le parole dedicate ai piccoli grandi appassionati di Gianni Rodari e delle sue opere: "Ivan e Ines Obradovic, di 13 e 9 anni, che hanno frequentato più scuole, italiane e straniere, e scrivono racconti, canzoni e aneddoti bilingui e che si sono cimentati, così sensibili all’uso delle lingue diverse per esperienza personale, in Il professor Grammaticus e il pranzo degli errori. https://nazariopardini.blogspot.com/2019/12/m-grazia-ferraris-il-libro-di-gianni.html?m=1"

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