giovedì 6 ottobre 2022

ANNA VINCITORIO: "RITRATTO DI ARTISTA" DI DAVID BOWIE


RITRATTO DI ARTISTA

 

David Bowie – Londra 8 gennaio 1947 – New York 10 gennaio 2016

 

 

 

Space Oddity – Spazio incontrollato –

 

…I’m stepping through the door

and the stars look very different today…

 

…Sto attraversando la porta

fluttuando in uno spazio molto particolare

E le stelle oggi hanno una luce diversa…

 

Profondo l'echeggiare della tua voce

Tragico suono giunge

da lontani spani

Parole che sferzano

come una carezza

Anche se ombra ormai

nel sole degli angeli

Tu vivi oltre la vita

 

David Bowie è Major Tom:

…Here am I floating round tin ca

Far above the Moon

Planet Earth in blue

and there's nothing I can do…

 

…In questo luogo galleggio

intorno a una scatola di latta

lontano al di sopra della Luna

Il pianeta Terra è azzurro

E non c'è nulla che io possa fare…

 

Il 16 luglio 1969 Space Oddity venne usata dalla BBC nei servizi dedicati al lancio dell'Apollo 11.

 

Per Bowie spazio è evasione. Occorre aprirsi un varco. Nello spazio nessuno potrà colpirti. Nello spazio, ballare è come un annegare tra i flutti. Nessuno potrà colpirti, è un'asserzione convinta per allontanarsi dal mondo.

 

…No-one here can see you

Dancing face to face

No one here can beet you

Dancing out the space…

 

Il mondo è vita, ma la vita è anche spazio in cui vagare senza vincoli. Spazio è libertà. Ma ci sono le stelle stasera – The stars are out tonight –

 

Terra e cielo contrapposti e le stelle ci guardano. L'uomo cerca in loro poesia. La musica e le parole di Bowie provocano in noi la sensazione bruciante dei raggi radianti delle stelle: “Possono annientarsi, essere oscurate, ebbre, segnate/ Ma credo che loro vivano in eterno…Noi non saremo mai liberi da queste stelle/ ma credo che loro vivano in eterno…".

         “They're broke and shamed or drunk or scared/ But I hope they live forever…”

         In Ashes to ashes – Ceneri alle ceneri – Bowie dà una versione diversa di Major Tom; lo definisce un drogato/ completamente al di fuori, nel cielo più alto/ e la madre gli dice di finire le cose iniziate e di non perdere tempo con Major Tom. E' descritta la stessa persona in due visioni diverse. Personalità sdoppiata a cui più volte Bowie ricorre.

…We know Major Tom a Junkie

strung out in heaven's high

Hitting an all-time low…

 

…Noi conosciamo Major Tom è un drogato fanatico/

completamente fatto in

alto nel cielo./ in una depressione senza fine…

 

         Sono i diversi aspetti del porsi di D. Bowie. La sua natura, il suo raccontarsi, ora sobrio, ora sotto l'effetto della cocaina, ce lo rendono irraggiungibile come un'immagine sdoppiata infinite volte in più specchi. Ma importa realmente quello che è in realtà, oppure solo che lui vive creando melodie trascinanti; parole che vibrano, ora ironiche, ora crudeli, ora tragiche, ora colme di sensibile amore. Non è finzione. Lui è un essere che trasmette sensazioni taglienti come lame. Ascolti, ascolti, sussurri con lui, gridi con lui. Puoi essere anche tu Eroe per un giorno…Io desidero che tu possa nuotare/ come i delfini, come i delfini poter nuotare/ Noi possiamo batterli per sempre e sempre/ Oh noi possiamo essere eroi solo per un giorno…Io posso ricordare (Io ricordo)/ fermo al muro (al muro)/ E i fucili tirati sopra la nostra testa (sopra la nostra testa)/ E noi che ci baciavamo, niente poteva succedere/ E la vergogna era altrove/ Noi possiamo batterli per sempre, sempre/ Poi potremo essere eroi solo per un giorno: Noi possiamo essere eroi/ Noi possiamo essere eroi/ Noi possiamo essere eroi/ Solo per un giorno possiamo essere eroi.

 

…I wish you could swim/ Like the dolphins, like dolphins can swim/ though nothing, nothing will keep us together/ we can beat them. for ever and ever/ oh, we can be Heroes, just for one day/ …I can remember (I remember) standing by the wall (by the wall) and the guns, shot above our heads (over our heads) And we kissed as though nothing could fall (nothing could fall) And the shame, was on the other side/ on we can beat them, for ever and ever/ They we could Heroes; just for one day/ We can be heroes/ We can be heroes:/ We can be heroes/ Just for one day/ We can be heroes…

 

Ma David chi è? Personalità molteplice, complessa che abbaglia, confonde, trascina in melodie venute da un mondo lontano dove volano uccelli azzurri. Il suo occhio dalla pupilla dilatata dal verde riflesso, ti segue. Le mani accarezzano il sax tenore e la chitarra. Sei fuori dal tempo e nello stesso tempo avvolto da onde che grondano note…Oh no, non io/ Non ho mai perso il controllo/ Sei faccia a faccia/ con l'uomo che vendette il mondo… Oh no, not me/ I never lost control/ you're face to face/ With the man Who sold the world.

 

         Voce che si allarga come fiume al mare e scandaglia fondali avvolgenti come ali d'uccelli immensi. Cielo e terra si confondono in foniche modulazioni. Poi irrompe il ritmo sincopato del rock che accompagna l'inquietudine di un'anima assetata di suoni. Rock, Rock, Rock. Ancora sussurri sommessi come carezze su un corpo dormiente in attesa del risveglio. Vorresti sognare in quei suoni verso incorporee visioni. Dolcezza che ti accompagna per cammini ignoti. Poi tutto s'acqueta. Il risveglio è un sincopato ritorno alla vita. Vita che assume molteplicità di forme: ambiguità sessuale, sdoppiamento della personalità, isolamento, pazzia. Il tutto suffragato da musica i cui toni trascendenti aprono mondi sconosciuti.

 

         Anni 1972-73. D.Bowie con l'agile corpo in calzamaglia attillata in concerto, assume la personalità di Ziggy Stardust (Ziggy polvere di stelle). Efebico, dalla sessualità indefinita, forse extraterrestre…Ziggy sapeva realmente cantare/ con gli occhi avvitati e l'acconciatura compatta/ come un qualche strano tipo giapponese/ Ti poteva dominare con un sorriso/ ti poteva lasciare sospesi/ Arrivava fatto di droga/ ben messo con la tintarella bianco neve…

 

…Ziggy really sang,/ screved up eyes end screved down hairdo/ Like some cat from Japan, he could lick 'em by smiling/ He could leave 'em to hang/. Came so loaded man, well hung and snow white tan.

In una intervista comparsa su Rolling Stone del 1973, Bowie racconta che Ziggy Stardust non era un extraterrestre ma un umano che entrava in contatto con la sua radio con forze di un'altra dimensione. Lui interpretò i messaggi per rivelazioni spirituali, assumendo un ruolo messianico mentre gli infiniti, creature aliene e prive di passione, lo utilizzarono come tramite per l'invasione che distruggerà il mondo.

         Ziggy è fatto a pezzi dagli alieni sul palco, durante Rock'n' roll Suicide.

 

Il tempo impone una sigaretta, te la infila in bocca/ alza un dito poi un altro dito./ Poi la tua sigaretta. Ti chiamano da una parte all'altra, provoca indugio, poi tu dimentichi/ oh oh oh sei un rock'n' roll suicida… Oh no amore! non sei solo…/ Ho avuto la mia parte, ti aiuterò col mio dolore/ Non sei solo./ Gioisci con me non sei solo/ Gioisci con me non sei solo/ Gioisci con me non sei solo/ Dammi le tue mani perché sei splendido/ Oh dammi le tue mani…

 

         …Time takes a cigarette, puts it in your mouth/ you pull on your finger, then another finger, then your cigarette/ The wall to wall is calling, it lingers, then you forget/ ohhh, you're a rock'n' roll suicide… Oh no love! you're not alone/ I've had my share, I'll help you with the pain/ you're not alone… I had my share so I'll help you with the pain/ you are not alone/ Gimmi your hands cause you are wonderful/ Gimmi your hands cause you're wonderful/ oh gimmi your hands…

 

David aveva avuto in famiglia casi di pazzia che lo avevano colpito. Guarito dalle molteplici intossicazioni di cocaina, si faceva controllare spesso. Un fratello, folle morì suicida. – Dicono che non ha cervello/ dicono/ che non ha carattere/ dicono che è nato nuovamente/ Dicono:/ guarda come si arrampica/ Dicono: Salta.

 

“They say he has no brain/ They say:/ he has no mood/ they say look at him climb/ they say jump!”

 

In All the madmen (tutti pazzi); in modo drammatico parla in prima persona della follia…Giorno dopo giorno,/ mi dicono che posso andarmene… Quindi dico a loro/ che posso volare, che urlerò, che mi romperò un braccio/ che mi farò del male/ eccomi qui con un piede in mano, mentre parlo al muro/ Non sto affatto bene…o no?…Solo il mio librium ed io e con il mio elettroshock siamo in tre/ Perché preferirei restare qui/ con tutti i pazzi/ che morire con gli uomini tristi che vagano liberi…


– Day after day/ they tell me I can go… So I tell them that/ I can fly, I will scream/ I will break my arm/ Here I stand foot in hand, talking to my wall/ I'm no quite rigth at all…am I?… Just my librium and me and my E.S.T makes three/ cause I’d rather stay here/ with all the madmen roaming free…

 

         Amore, matrimoni, figli, vita intensa, droga, follia; sempre lui, uomo delle stelle, mimo, acrobata, eroe per un giorno, duca bianco… Ma tutto ha una fine. Il suo ultimo concerto dal vivo nel novembre 2006. L'8 gennaio 2013 (66 anni), Bowie annunziò il suo nuovo album: The next day seguito da The stars are out tonight.

 

         Nell'ottobre 2015 John Giddings (storico organizzatore di concerti londinesi), rivelò che Bowie non si sarebbe più esibito dal vivo, né intrapreso alcun tour. Il suo ultimo album Black star, i1 19 novembre 2015 e in seguito il brano Lazarus che è stato concepito come suo testamento spirituale, ultimo commiato dal pubblico. – Io sono una stella nera…; Quante volte un angelo cade?… – I'm a black star/ How many times does an angel fall?…

 

Una melodia soffusa s'insinua nell'ignoto. Ripetersi incisivo di sussulti. Respiro che geme e cattura il silenzio: – al centro di tutto, di tutto, i tuoi occhi – Donna ignota o entità che accompagnerà David nel mistero del dopo che annera le stelle. Ritmi scanditi, modulazioni di una voce incorporea ma ancora presente in una indefinibile realtà: quella dell'occulto, del mistero che si accompagna al dopo. Limpidezza accorata di toni, proiettata verso galassie dove disperdersi. Si frantumano suoni ma il loro echeggiare supera le azzurre barriere della vita. Dove ora sei, troverai il tuo amico Elvis Presley, anch'esso voce, fremiti di note/ amore che urla incontrollato/ una gloria che sfiora i confini della galassia/ in estasi di morte… Ambedue stelle di un tempo ormai lontano irrorate dal pianto di chi vi ha visto dissolvervi in un alone di luce.

 

Vorrei chiudere con qualche verso di Lazarus, testamento spirituale di David: 

…Alza gli occhi, qui io sono Lazarus

Ho cicatrici che non si vedono.

Ho il mio dramma, nessuno me lo può togliere

Tutti mi conoscono, adesso…

Tu lo sai, io sarò libero

proprio come questo uccello azzurro

Oh io sarò libero

Non è questa, ora una cosa giusta per me?…

 

…Look up here, I'm in heaven

I got scars that can't be seen

I got drama, can't be stolen

Every body knows me now…

 

You know I'll be free

Just like that bluebird

Now aint that just like me?

 


                                                        Firenze, 18 agosto, 2022

 

                                               Anna Vincitorio 

 

I frammenti dei testi sono libere traduzioni di Anna Vincitorio


Suoni, fragore,

armonie,

Inseguo la tua voce

in un cielo

in cui perdersi.

Vibrazioni sempre più alte

sfiorano le stelle

Ritmi come fendenti,

parole come carezze.

seguire il tuo cammino 

vestirsi di suoni

per gridare e per piangere.

Entità vicina ma irraggiungibile,

l'assoluto del tuo sguardo.


Stella dell'incosulto splendore

sprofondata nel nulla,

hai vinto in sorte. sei,

sarai Bowie per sempre. 


Da All Saints


  Firenze 3settembre 2022





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