martedì 26 marzo 2013

ANITA MENEGOZZO: DA "NUOVI SALMI"

DA
AUTORI VARI: NUOVI SALMI, I Quaderni di CNTN, Palermo, 2012.

ANITA MENEGOZZO
DAL SALMO 19
E IL CIELO FU SPARTITO PER CANTARTI


Anita Menegozzo


E il cielo fu spartito e fu la luce
e fu spartito proprio per cantarti
Noi note dentro te per pentagramma
noi pietre nel tuo tempio
noi archi del tuo ponte
strumenti se sembriamo a caso sparsi
colori se sembriamo a caso accesi
noi giorni come occhi nel tuo sguardo
noi canto a cui non può bastare il cielo
noi sempre ti cerchiamo
sollecito per cura, estatico ma saggio
ardente come spada di guerriero,
il caos che in noi si doma da se stesso
un ponte teso un cosmico silenzio
Tu  che curvasti il nulla come un arco
e da quel nulla poi scoccasti il sole
mirasti come freccia ad ogni tempia
e fionda ad ogni cuore
filosofo dal folle
e folle da un bambino
la tua saggezza ascolta e non distingue
Tu passo
ed io preghiera che tu passi
tu ali di farfalla
che fai di me più fine filo d'erba
se tu mi soffierai fatto di vento
m'involerò per te come di piuma


ANITA MENEGOZZO



Nazario Pardini

Canto da prendere veramente in considerazione fra tutti quelli del testo "NUOVI SALMI". Gentile, effusivo, zeppo di invenzioni creative. Iperboli, anafore, metafore ed assonanze usate con sensibilità
fecondano un terreno già di per sé fertile a slarghi di natura poetico-emotiva. Se poi il tutto è abbracciato da una musicalità continua ed avvolgente quale quella di un endecasillabo, che per accentuare il suo valore, è disposto ad alternarsi a misure più brevi, l'effetto è quello di una giusta simbiotica amalgama fra rivisitazione e combinazione metrica.
Aiuterebbe ancora di più il messaggio del poiein una giusta punteggiatura.



2 commenti:

  1. se sono stata sola nella neve
    ad ascoltarmi i pass
    lei mi reggeva che non sprofondassi
    incarnazione bianca del silenzio
    mi abbraccia ancora adesso
    eppure senza chiedermi la luna
    perchè la luna in fondo
    altri non è che lei che cade in fiocchi
    da sempre fingo un senso di sorpresa
    ma io la sento prima quando arriva
    e la indovino tutta dall'odore
    tra il mistico il filosofo e il fratello
    profumo che farebbe il pane in forno
    se il freddo fosse cuoco come il caldo
    la prima quando arriva fa silenzio
    e il mondo per un po' che sa di buono

    anita menegozzo

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  2. Endecasillabi liberi e sguinzagliati in un'estensione che amalgama silenzi, candori e profumi di umana e metafisica apertura. Neve che abbraccia senza chiedere la luna, perché ella stessa è luna che cade in fiocchi. Immagini sapide di cielo e di terra, di pane e di forno, di voglie di fuga. Un chiaro esempio di abbandono ad eguagianze fra cose e parole, fra reale e immaginifico. Un chiaro esempio di buona poesia dove l'acceleratore spinge il sentimento a cime di iperbolica fattura. Cime a cui si accede solo con passi felpati per creare sorprese. Brava Anita Menegozzo!

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