venerdì 27 gennaio 2017

IL GIORNO DELLA MEMORIA: "CAMPI"

Campi di carne umana da macello,
campi abitati da storie infangate,
campi senza luce, all’ombra, opachi,
campi ghiacci, vuoti, zeppi di miseria,
campi senza fiori, ove il signor caput
spargeva brividi e terrore,
campi di sangue raggrumato in stalle,
di agro sentore, di fame, d’inferno,
dove era vano sognare paradisi,
dove persino gli alti paradisi
piansero sdegnati,  
campi ove l’uomo perse dignità,
campi da ricordare per dimenticare,
campi che ancora fumano di male,
campi dove si muore per il fatto
di appartenere al mondo degli umani
ma con idee diverse, altre religioni,
altre storie, altre popoli, una vita,
campi ove il peggio trovò casa.
E’ in questi campi, dove la memoria
crebbe robusta come una gran quercia
impavida, decisa, alle intemperie,
per dire al mondo quanto giganteggia
popolata di nidi e di frescure,
di verde sano e naturale umore
per fare albergo ad un viaggiatore
che vuol godersi il senso della vita.

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