MOTIVAZIONE
ALLA SILLOGE II CLASSIFICATA AL PREMIO "IL PORTONE 2016"
MAGIA DI
ATTESE DI MARIA LUISA DANIELE TOFFANIN
Spiritualità,
passione, amore, affetti, vita, natura. Si racchiude in questi giochi di
polisemica significanza; si dipana su queste note di perspicua rivelazione la
silloge della Toffanin. Divisa in due sezioni di diacronica valenza, arricchita
di allunghi emotivi, di coinvolgimenti fonosimbolici, e di sinestetiche
incursioni, riesce a dare corpo ad un crogiolo interiore che scalpita per uscire.
E il tutto è controllato da argini di tale spessore lessico-verbale che non
permettono ai sentimenti di tracimare in campi di pleonastico verbalismo; di decadente
sentimentalismo; tutto è controllato, tutto è vissuto con la vivezza icastica di
un’autrice adusa alla scrittura e all’impiego di trionfi naturali a livello
panico-esistenziale. Magia di attese,
il titolo. Attese e magie di nuovi arrivi; di nuova vita; di nuove e plurali
intimità affettive che nel fondo della poetessa si affidano ad un linguismo
nuovo, moderno, incisivo, seppur tipico della sua scrittura; ad un linguismo
fluente, armonico, compatto, conciso, impreziosito da univerbazioni di plurale
connotazione visiva: forma-teatro, arte-catarsi-emozione,
fascino-limite-misura… Il suo “Poema”, pur partendo da un quotidiano registro
di stampo eliotiano, riesce ad elevarsi ad una spiritualità che tocca orizzonti
azzurrati di cielo:
(…)
Lieto
prodigio all’universo stellare
che
lancia azzurri fremiti-assensi
quale
suo abbraccio di luce
sim-patia
fra celesti elementi.
Nazario
Pardini
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