Pietro Rainero, collaboratore di Lèucade |
Pietro
Rainero: Logica stringente. Il
Convivio Editore. Castiglione di Sicilia (CT). Pg. 88. € 12,00
Nuovo
impegno letterario del nostro Pietro Rainero. Un libro di racconti che rivela,
ancora una volta, la malizia narrativa dell’Autore. Io non mi pongo la
questione se si tratti di fiabe o di
favole; il fatto sta che dalla lettura vien fuori una panoramica articolata, paradossale sulle vicende del genere umano; sui suoi
comportamenti, i suoi vizi, le sue ambizioni o altro, visti con un occhio
bonario e vòlto all’astrazione; a trasferire il tutto, con una immaginazione
estremamente colorata di sogno, invenzione, creatività, in un mondo esclusivo;
umanamente impossibile o possibilmente disumano. Di certo c’è fra le righe un
monito, un consiglio, un parenetico ammicco a ciò che è male fare o a ciò che
è male non fare: d’altronde non sempre le ciambelle riescono col buco. Ma di
sicuro i problemi di etica o di ragion pura; quelli di raziocinio
filosofeggiante non sono i suoi obiettivi. Semmai si percepisce una certa
ironia verso gli atteggiamenti di coloro che si propongono come pilastri del
sapere o grandi soloni. Anche se l’Autore non si ripropone di certo di
criticare, o riprendere, o di finalizzare il tutto a una morale. Lui vuole
raccontare, questa è la sua gioia: si vuole abbandonare a un mondo inesistente,
forse ad un’alcòva in cui poter far riposare le ansie causate dalla vita moderna. Ma quello che più
conta è che i suoi racconti avvincono, convincono per la loro elasticità
emotiva, tanto che l’uno tira l’altro come le ciliegie. Ho avuto il piacere di
leggere la sua prosa più di una volta dacché Pietro invia abitualmente le sue
fantastiche scalate all’isola di Lèucade. Ed è lì che vengono pubblicate per il
piacere dei lettori che si fanno sempre più numerosi fino a toccare cifre di
500, mille e oltre visitatori. Sembra
che gli stessi aspettino con ansia le sue fantastiche avventure. Non per nulla
Rainero è collaboratore del nostro Blog ed è uno di quelli che dà tutto se
stesso per vivacizzarlo e renderlo sempre più appetitoso. Già ho avuto
occasione di recensire un suo libro editato antecedentemente: Il mondo
al contrario; mi piace riportare una parte del mio scritto per mettere in
risalto ciò che mi ha convinto della sua affascinante scrittura : “… Tanta immaginazione, tante fughe oltre la realtà, che
poi, dalla realtà stessa prendono spunto, e alla realtà stessa si vogliono
riferire, ma, per approdare, spesso, all’inverosimile… L’Autore si ripropone di
presentarci un mondo al contrario. Perché alla fin fine è così che funziona
secondo lui. E lo fa creando personaggi, ambienti, situazioni, spesso paradossali,
con uno spirito ironico che rende unica questa prosa. Un modo di raccontare
personalissimo, che si sviluppa su un ordito ora dialogico, ora narrativo, ora
introspettivo, ora paratattico, ora ipotattico, ma sempre apodittico, spartano,
semplice e comunicativo che diviene il suo marchio di fabbrica. Un leitmotiv
che serpeggia al di sotto delle vicende e che le unisce determinandone organicità e compattezza. Un inanellarsi di creazioni che avvince e convince,
che ci prende la mente e il cuore con energico sarcasmo, spingendoci a
sfogliare pagina dopo pagina fino alla conclusione, al suo compimento…”. Nove
sono i racconti di questo volume: La
scala di carta, Maya, Palline in un’anfora greca, Pensione reversibile, Il
noce, Una moltiplicazione etiope, A cuor leggero, Q.I. contro Q. I., L’incendio;
mi sono già emozionato o divertito a leggere alcuni di essi già pubblicati su
Blog Alla volta di Lèucade, come ad
es. A cuor leggero. D’altronde è
vasta e varia l’esperienza di Rainero, lui laureato in fisica all’Università di
Genova, docente di Matematica e Fisica, impegnato in una varietà di temi dal
viaggio allo sport, dalla preistoria alla modernità; lui che cerca di stupire, secondo la sua biografia, con elementi tantalici o con colpi di scena. Non è detto che la sua
fantasia non sia una comoda carrozza che lo porti in cieli azzurri a guardare
il mondo dall’alto, per meglio cogliere abitudini e comportamenti di un’umanità
strana, anomala, varia, portandosi al di sopra dei tanti quesiti aristotelici o
euriclidei che a lungo andare potrebbero apparire aridi. Ed è nel suo mondo che
si crogiola, che gioca, che inventa e crea; è nel suo mondo che ci trascina
dimostrandoci che ridendo e scherzando si possono combattere gli affanni della
vita.
Nazario Pardini
Leggendo la splendida introduzione del caro, infaticabile Nazario. il pensiero è andato a Italo Calvino, allo scrittore che tramite il paradosso, i giochi surreali, ha insegnato i misteri dell'esistere. Pietro Rainero, che non ho la fortuna di conoscere, sembra essere un funambolo delle parole, un Autore teso a viaggiare sul registro della fantasia, forse della fiaba, per lanciare come biglie sul biliardo del possibile e dell'impossibile, 'il suo monito' e le sue verità. Interessantissima la pagina. L'ho letta tre volte. Grazie a Nazario e a quest'Autore fuori dagli schemi, che incanta.
RispondiEliminaMaria Rizzi