MIRA…MARE
Anche tu
mi hai deluso, anche tu!
più non
mi avvolgi nelle tue braccia
con
ondeggiante fervore
mentre
ci sorvola indifferente
la
croce bianca di un gabbiano.
Giovani
corpi occhieggi sulla spiaggia
in attesa
di facili prede
da
corteggiare col gioco dei pesci.
La linea
d’ombra si fa più vicina
e più cupo
l’azzurro all’orizzonte.
Sempre
più rassomigli a quel sudario
in cui
vorrei terminare i miei giorni.
Ma forse
questo è il tuo ultimo dono:
Impossessarti
per sempre di me.
Liana De Luca
Da NUOVO CONTRAPPUNTO, anno XXV n. 3
luglio - settembre 2016
Senso di sconforto? Disperazione? Leopardiano smarrimento?
RispondiEliminaSi, ma - come per il recanatese - è "dolce" naufragar nel suo mare, così - per la De Luca - è "l'ultimo dono" quello che le fa il mare stesso cercando d'impossessarsi "per sempre" di lei.
La Poesia si ascolta prima per ciò che non lascia scritto.
Sandro Angelucci
Mi unisco all'Amico Sandro nel definire il lirismo della De Luca 'da ascoltare più che da interpretare'... eppure la metafora de 'la croce bianca di un gabbiano', mi trafigge. Un Gesù del mare, nel Suo sudario di solitudine, di inquietudine, di paura... forse per un mondo che non conosce più risacche, ma solo tempeste. Mi perdoni l'Autrice questa digressione. I suoi versi sono di bellezza fulminante. E la ringrazio!
RispondiEliminaMaria Rizzi