- di
SILVANA LAZZARINO -
Presentazione presso l’Enoteca letteraria sabato
pomeriggio. Nella sua storia autobiografica Alberto Chiavoni racconta come uscire dall’autismo,
malattia a lui diagnostica fin da piccolo
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Una
scelta coraggiosa quella di Alberto Chiavoni, oggi trentenne
entusiasta di sé e della vita, che con coraggio e il sostegno di persone
specializzate ha saputo affrontare quell’isolamento causato da una forma di
autismo diagnosticatogli fin da molto piccolo. Disturbo pervasivo di sviluppo
con rischio di un ritardo mentale grave, e spettro autistico: questa la
diagnosi che sembrava proiettarlo verso un isolamento dal mondo e dalle
relazioni umane.
Alberto
ha lottato grazie al suo coraggio e all’aiuto di psicologi e psicoterapeuti che
hanno capito le sue problematiche e intuito le sue possibilità e potenzialità
per un buon recupero e rientrare nella vita, dono prezioso cui non poteva e non
voleva rinunciare. Oggi è laureato, lavora nella sua edicola e suona
meravigliosamente le percussioni e la batteria. Questo grazie alle sue risorse
unitamente a persone che gli hanno permesso di uscire da quel guscio di
isolamento facendolo sentire in ogni momento importante.
Il
coraggio di essere felici: così si potrebbe definire la sua storia che ha
deciso di raccontare nel suo libro “Ho scelto di esistere” edito da
Enoteca Letteraria (2018). Una storia che proietta il lettore lungo un percorso
tutto in salita di un bambino e poi ragazzo deciso, pur tra umiliazioni e dure
prove, a non rinunciare ad esistere, ad essere felice anche con il suo disturbo
che poi fa parte di questo risveglio di sé. La sua ascesa verso la felicità
nasce a partire da una situazione di disagio, e sofferenza per il fatto spesso
di non sentirsi accettato e rispettato dai suoi coetanei, e di sentirsi
inadeguato perché diverso.
Il
volume di Alberto Chiavoni sarà presentato sabato prossimo a Roma alle
ore 18.30 presso l’Enoteca letteraria di Tonino Puccica da
poco trasferitasi nella nuova sede di San Giovanni in Laterano, 81. L’incontro
sarà moderato da Maria Rizzi, nota autrice di gialli di successo,
nonché scrittrice di suggestivi racconti e testi poetici; relatori
saranno Laila Scorcelletti e Diego Romeo, le
letture saranno affidate a Massimo Chiacchiararelli.
Edito
da Enoteca letteraria di Tonino Puccica, il romanzo didattico di Alberto
Chiavoni avvolge il lettore e lo conquista per la profondità della storia
autobiografica che sottolinea come anche chi affetto da disabilità abbia
potenzialità tali da riuscire a trovare un proprio percorso e un posto nella
vita sociale, se aiutato e messo nelle condizioni di poterlo fare, sentendosi
accolto e capito. Una storia intensa e commovente in cui è dato risalto al
coraggio e alla capacità di un ragazzo nel saper reagire alle difficoltà della
vita trovandosi di fronte una società pronta ad isolarlo perché diverso
(esempio i compagni di scuola) una storia in cui viene suggerita la strada per
sostenere quanti si trovano nella condizione in cui lui era prima provare ad
uscire da quel guscio che lo teneva separato dal mondo.
Una storia
di grande spessore pedagogico, didattico e umano di chi è riuscito a trovare se
stesso e dimostrare di essere parte integrante di questo mondo, con la
propria unicità fatta di pregi e difetti, come tutti. Grazie a diversi fattori,
Alberto Chiavoni è riuscito a vedere il suo handicap non più come un
impedimento a vivere un’esistenza gioiosa e in armonia con sé e gli altri, ma
come una possibilità per ritrovare se stesso. Questo grazie al suo
carattere e alla volontà di dare voce alle proprie risorse.
Scorrendo
le pagine del libro si entra con il cuore ed il pensiero nella sua vita di
bambino e ragazzo che poco alla volta ha imparato a convivere con la propria
disabilità prendendone coscienza da cui il desiderio di vivere la quotidianità
con le sue diverse sfaccettature. Da qui il percorso di cura con l’affetto e
terapie, e poi consigli e suggerimenti per chi nel settore opera dando così
aiuto a quanti vivono la sua condizione. L’autore proprio dalla sua esperienza
che lo ha portato a scontrarsi con una società piena di pregiudizi, parla di un
percorso di consapevolezza del suo stato che diventa sfida per affrontare le
sofferenze, e allo stesso tempo descrive la sua determinazione e coraggio,
fondamentali per essere felici e realizzarsi come persona.
Emerge
l’amore per sé anche nel suo essere autistico, dandosi delle occasioni, delle
possibilità per condividere e relazionarsi con gli altri, ed emerge anche
l’amore per gli altri invitando quanti addetti al settore a prendersi cura di
chi vive una disabilità perché la vita, dono unico e prezioso, è un percorso di
crescita e formazione, di ascolto di sé e di quanti intorno. La solidarietà è
quindi altro fattore caro ad Alberto Chiavoni che è impegnato nell’aiutare le
famiglie con figli autistici portando la sua esperienza nelle scuole e in
incontri sull’argomento. Inoltre sostiene che in tutti vi siano delle
potenzialità anche in chi è più fragile, ed è ai più fragili che bisogna dare
il sostegno per incoraggiarli a lottare.
L’autore
ha dimostrato come sia possibile essere felici anche quando magari in partenza
manchino i presupposti. Ma per essere felici bisogna avere coraggio: quel
coraggio che mette in discussione non solo il proprio vissuto interiore, ma
anche di conseguenza il rapporto con l’esterno, con la società pronta spesso ad
etichettare e giudicare il diverso, emarginandolo perché non all’altezza e non
adatto a certe situazioni e contesti. Dopo la presentazione del libro di
Alberto Chiavoni, vi sarà un brindisi offerto da Tonino Puccica in onore
dell’autore.
Silvana Lazzarino
Complimenti Alberto, complimenti per il coraggio, la determinazione con cui hai scelto di amare questa vita. Le scelte non sono sempre facili quando s'incontrano ostacoli di spessore, ma la tua caparbietà, la tua forza sono la prova che ce la possiamo fare. Un abbraccio affettuoso e un in bocca al lupo per questo libro, per i ragazzi come te che affrontano la vita e fanno del problema, una sfida e un insegnamento. Ps. Ricordo Alberto a una premiazione, circa 4 anni fa e sono felice di rivederlo qui, consapevolmente felice di dimostrare la sua bravura. Franca Donà
RispondiEliminaCara Franca, Alberto rappresenta per noi romani e non solo - è stato a Frosinone, all'Università di Cassino, all'Università Roma Tre e a Latina - , un Esempio di altissimo spessore. Il suo libro racconta le difficili tappe che un ragazzo nato con ritardo cognitivo e psicomotorio a spettro autistico, deve affrontare per uscire dalla bolla dell'assenza. Fino all'età di quattro anni non parlava e presentava stereotipie e ipercinetismo molto gravi. E' stato aiutato da un'ottima èquipe di esperti, ma senza il suo coraggio e la sua determinazione non sarebbe diventato 'speciale'. Oggi lavora in un'edicola e molti lo considerano il loro 'psicologo', in quanto accoglie gli sfoghi e invita le persone a tornare a casa serene e in grado di amare i propri cari. Suona le percussioni e la batteria in due band e partecipò alla trasmissione televisiva "A un passo dal possibile". La giornalista del Messaggero Maria Lombardi, nel corso di una serata dedicata al proprio romanzo lo conobbe e scrisse un articolo su di lui. Alberto è quasi un figlio per me e rappresenta davvero la dimostrazione che la forza di volontà è la risorsa che consente a chiunque di superare gli ostacoli e di scegliere la vita!
RispondiEliminaMaria Rizzi
Torno su questa pagina per scusarmi con Silvana, superba artefice di questo articolo che ci proietta perfettamente nel mondo di Alberto. L'altruismo di questa Poetessa - Scrittrice e Giornalista, ci accompagna da più di un anno ed è Dono che non va mai dato per scontato. Purtroppo vivendo, ci abituiamo a dare troppo spesso, le emozioni e le persone per scontate. Silvana... ti chiedo perdono e ti rinnovo l'affetto e la gratitudine immensi!
RispondiEliminaMaria Rizzi