domenica 16 giugno 2019

M. GRAZIA FERRARIS LEGGE: "ALMA POESIA"



Ricevo, coi ritardi che il nostro servizio nazionale ci riserva, da N. Pardini, l’ultima pubblicazione poetica che lo coinvolge con i tre amici di lunga data (P. Balestriere, C. Baroni, U. Vicaretti). Porta un titolo importante, emblematico: VERSO LA LUCE.
È un viaggio di mare e di cielo, di quotidianità e di ricerca umana e poetica di quattro amici che si riconoscono tali nel comune sentire poetico nella ricerca della luce illuminante e gratificante della poesia, dell’armonia: sottolinea la forza vitale che nasce dalla memoria di ciascuno di loro e che aiuta a ricostruire la personalità, gli incontri privilegiati, i dubbi e le certezze, le malinconie,   l’itinerario, gli approdi, le emozioni, i sentimenti…
Quaranta poesie, dieci per ogni autore: Balestriere, Baroni, Pardini e Vicaretti,- autori tutti pluripremiati, tutti presenti nel sito Italian Poetry. Un convivio amicale, in cui le voci si incontrano su tematiche contigue e si allontanano alla ricerca della specificità del proprio dire per unificarsi di nuovo nel canto dell’amicizia. Molte le consonanze.
Penso al tema intimo e nello stesso tempo universale degli affetti (Ultimo canto per il padre, Balestriere; Non chiedermi, Baroni; Scrivimi che stai bene, Vicaretti)…
Al tema sociale esposto senza enfasi ed inutili invettive (È morto ieri, di Balestriere, Il pendolare, La terra trema, Baroni, Stabat mater, Vicaretti,)….
La memoria è la protagonista, con le sue dolcezze e le sue malìe (Era l’età del “sapias, vina…” Balestriere; Lascia i terreni affanni, Baroni ; Lo stradone di scuola, Pardini,…).
Non manca il richiamo del mito che è comune ai quattro autori (Memorie di Ulisse, Balestriere, Cilento, Pardini, canzone di Orfeo, Vicaretti….)
Ciascuno dei poeti esprime nondimeno la sua nota singolare, originale, che definisce e presenta in modo inequivocabile la propria poesia: la Paestum dalle “presenze numinose”, i templi, “ arpe d’oro”, la storia eterna di Balestriere; il gusto ironico di C. Baroni che favoleggia di pozioni magiche e di streghe.., la Malinconia e la gioia di una vita che si dipana nel tempo e che è stata ricca ed immaginosa quanto poco consapevolmente conosciuta, solo assaggiata nelle sue ondivaghe dolcezze-   tutta una sinestesia di luci, suoni   e colori, profumi - di N. Pardini .. .E l’interessante Montaliana di Vicaretti che intreccia un dialogo con P. Balestriere intorno alla poesia Sorte e al “consuntivo d’una stagione” che richiama “i giorni degli affetti”…
Sono certo temi diversi, punteggiati in modo autonomo, pur nella contiguità del vissuto, pieni di emozioni, di umanità, di speranze, di grande creatività e consapevolezza nell’uso magistrale della parola poetica.

M. Grazia Ferraris








3 commenti:

  1. Ringrazio Maria Grazia per la sua recensione -stringata ma completamente esaustiva - che accomuna ancora una volta quattro persone che si vogliono molto bene e che la POESIA ha fatto conoscere e unire. E' proprio in questo modo che vogliamo essere ricordati: con molta semplicità, così come in fondo sono semplici gran parte delle nostre liriche scritte il più delle volte per gioco e non per apparire. Di nuovo grazie.

    Cala Baroni

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  2. Una lettura interessante e perspicace, questa di Maria Grazia Ferraris, che individua analogie e corrispondenze nelle tematiche dei quattro poeti antologizzati, rilevandone nel contempo il dettato poetico singolare e personale. Trovo senz'altro ben pensata la tecnica sinottica da lei usata in questa nota recensiva che rende al vivo momenti e passaggi significativi della raccolta. E di ciò la ringrazio.

    Pasquale Balestriere

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  3. Un grazie convinto a Maria Grazia Ferraris (con cui mi scuso per il ritardo del riscontro) per avere con tanta partecipazione recensito il nostro Alma Poesia e per aver individuato, con rara capacità introspettiva, il filo rosso non solo delle corrispondenze amicali e affettive dei quattro co-autori, ma anche, o soprattutto, di quelle stilistico-formali, contenutistiche e ideali, mettendo con ciò in risalto gli stilemi e gli snodi più significativi delle rispettive poetiche, in tal modo regalandoci una notevole, ancorché "chirurgica", illuminante sintesi critica.
    Umberto Vicaretti.

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