martedì 3 luglio 2012

Tre poesie di Fabiano Braccini


           SENTIERO
DI LUCCIOLE E LUNA



Di fiori chiusi nel talamo dei prati

è questa notte:

di grilli il canto, orme di lepri.
Le stelle lontane
e l’algido pallore della grande luna
nel silenzio mi orienteranno.
( Sarò da te prima che nasca il sole,
con l’erba ai piedi fresca della brina )

Nel mistero del buio
-fiammelle di lucciole, sguardi di gufo-
ti cercherò con pazienza infinita
Non troverò né impronte, né rumori
e nemmeno effluvi labili di odori:
la tua essenza soltanto mi sarà di guida.
( Seguirò il sinuoso ondeggiare dei capelli
e il tuo respiro nell’ansia della corsa )

Il profilo dei fianchi
e il petto pieno
sfiorano appena steli, rami e fronde,
ma segnano precise le tracce di un sentiero.
Esausta ti fermerai forse tra poco
rapita dall’incanto e dal riposo.
( Desiderio, attesa, pausa del tempo:
il tuo muover di ciglia lieve suono )

Quando l’alba svelerà adagio
il suo chiarore,
resterò con te negli occhi e nelle labbra.
Anelito di vita,
nostalgia struggente,
amore mai raggiunto che mi sfuggi ancora.
( Seducente magia, attimo che vola:
un’emozione, un soffio,…  un niente! )



Fabiano  Braccini


Via Val di Sole, 10  -   20141   Milano
Tel/Fax  02-57403029  -  Cell. 335-5934378  -  E.mail:  cinifab@libero.it




I COLORI  DELL’INFANZIA



Con l’azzurro va dipingendo il cielo
la bambina mia,
intenso in basso, salendo più lieve;
traccia poi il nero di rondini in volo
e laggiù il disco arancio del sole.

Aggiunge una spuma di nubi bianche
con qualche sfumatura anche di grigio;
indora i campi
che al vento ondeggiano di grano biondo
e di papaveri dal rosso vivo.

D’argento spalma le foglie d’ulivo,
per i cipressi
impiega del verde il più scuro che ha
ma fa chiara appena l’erba dei prati,
punteggiati qua e là di margherite.

La osservo spesso
mentre serena rimira il suo mondo
ricco di sogni ingenui e delicati
come i tanti pastelli colorati
che un giorno tenderanno ad incupire.

Io, con amore,
custodirò i suoi ‘capolavori’:
li serberò tra le cose preziose
per contemplarli nel tempo che resta
alla mia esistenza ormai sbiadita.
Per ricordare quanto fosse pura
la sua infanzia dagli occhi incantati,
quando tutto le appariva bellezza
e ogni istante
era stupore ed ebbrezza di vita.



Fabiano  Braccini

Via Val di Sole, 10    -   20141     Milano
Tel/Fax  02-57403029  -  Cell.  335-5934378  -  E.mail:  cinifab@libero.it



L’ISOLA PROVVISORIA



A questa spiaggia d’isola remota
m’ha traghettato un’onda forte e tesa:
sulla distesa tiepida di sabbia
faccio morbido letto nelle chiare
notti di stelle.
Resto in trepida attesa di un segnale,
d’un messaggio sussurrato dal vento,
prima che il sole
svanisca oltre la linea del tramonto.

Sul masso di granito levigato,
all’ombra rarefatta delle palme,
traccio il quadro d’ogni giorno passato
e rimango adagiato anche per ore
a meditare
con pensieri che scorrono la vita,
contornano d’un velo di languore
i volti amati,
vagheggiano i misteri dell’eterno.

Può darsi che domani all’improvviso
dal silenzio mi chiami un’Alta Voce:
allora io dovrò -senza esitare-
trovarmi preparato ad affrontare
l’ultimo viaggio
per l’infinito, inesplorato mare.
Con la speranza d’aver lasciato qui,
del mio passaggio,
un gesto dignitoso, un buon ricordo.




Fabiano  Braccini

Via Val di Sole, 10       -  20141         Milano
Tel/Fax  02-57403029  -  Cell.  335-5934378  -  E.mail:  cinifab@libero.it







Brevi  Note bio-bibliografiche  per:

Nazario Pardini  Blogspot    -   2012

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Autore :


Fabiano  Braccini           



Via Val di Sole, 10       -   20141        Milano  

Tel/Fax  02-57403029  -   Cell. 335-5934378 

E-mail:   cinifab@libero.it  



Brani presentati :



“ Sentiero di lucciole e luna ”
“ I colori dell’infanzia “
“ L’isola provvisoria “


Brevi note bio-bibliografiche 

 
Nato in Toscana, da tempo vive e opera in Milano. Cavaliere della Repubblica, è membro di numerose Accademie, Enti, Cenacoli e Circoli Culturali e Sociali. È Consigliere del “Club dei 100” di Torino e ne è il  Fiduciario per la Lombardia. Fa parte di Giurie letterarie e tiene corsi di “Poesia del ‘900”  presso la "UniTre”.                                                             
Redige prefazioni, commenti critici, note redazionali e recensioni per pubblicazioni di altri scrittori, provvedendo anche a effettuarne  la presentazione al pubblico. Partecipa a serate di beneficenza promosse da Associazioni Onlus presso Scuole, Strutture sanitarie pubbliche, Case di cura e Residenze per anziani. È presente negli Albi dei Poeti italiani e in svariate Antologie e Riviste del settore. I suoi brani hanno conseguito negli anni innumerevoli vittorie, attestati e premi in diversi e prestigiosi concorsi e manifestazioni. È lautore del dramma “Ombre di tormentosa memoria” -opera poetica in onore delle vittime dei lager- che viene rappresentata nella ricorrenza del “Giorno della memoria”. I suoi  libri di poesia Un sentiero di spine e fiori”  - 7 ristampe -  “Un’emozione, un soffio, …un niente (già alla terza edizione) e le sillogi “ Le impronte dei Miti” e “Dell’amor che fiorisce, dell’amor che svanisce” (vincitrici di premi letterari e raccolte in volumi attualmente in distribuzione), hanno riscosso e continuano a ottenere il favore della critica e un notevolissimo consenso di pubblico.
Di imminente uscita la nuova raccolta “Come foglie e fronde siamo a ogni vento”.
In fede,  firmato:        ……………   Fabiano Braccini  …………… 
Milano,  3 luglio 2012

 



7 commenti:

  1. Come sempre le Sue poesie arrivano direttamente al cuore. Anche in queste si viene colti da una
    sensibile leggerezza che ti trasporta in quel universo che ti fà sognare, l'universo dell' AMORE puro. Un grazie per queste "delizie" e un AUGURIO che la vena poetica non abbia mai a finire. valter

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    1. Grazie per la Sua partecipazione emotiva ai sentimenti che ho inteso trasmettere attraverso i miei scritti.
      Fabiano Braccini

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  2. Sempre con i “limiti” derivanti dalla mia formazione scientifica, mi accingo a commentare brevemente le poesie dell’amico Fabiano Braccini. La prima, “Il sentiero di lucciole e luna”, mi ha molto colpito: è una poesia lieve, delicata, dolcissima, musicale che trasuda l’amore dell’autore per la natura, il quale canta il suo desiderio per l’AMORE rappresentato dalla donna che egli insegue, con la quale vagheggia un incontro bramato (ma sempre con dolcezza) e mai avuto. E mi fa pensare, questa lirica, al desiderio dell’autore per l’amore perfetto “Anelito di vita, /nostalgia struggente, /amore mai raggiunto che mi sfuggi ancora”, all’amore perfetto e, quindi, come tale, irraggiungibile, che è poi il desiderio di ognuno di noi. Chi non ha mai pensato, infatti, che l’amore verso il proprio amato fosse incompleto, carente e che ne potesse esistere uno migliore? In definitiva, chi non ha mai desiderato l’amore con la A maiuscola? E la lirica, diviene quindi universalizzazione del desiderio, del sentire dell’umanità intera.
    L’ammirazione per la natura, nella molteplicità delle sue forme, appare in tutta la sua evidenza anche nella seconda lirica, “I colori dell’infanzia”, dove sempre tramite la visione di cieli, prati, alberi, in maniera del tutto originale, direi, Fabiano Braccini tocca un aspetto nevralgico e doloroso dell’esistenza dell’Uomo: la perdita “del fanciullino” che è in ognuno di noi e che egli cerca di “recuperare” per sé (“nel tempo che mi resta”) tramite “gli occhi incantati” della sua piccola. Struggente “L’isola provvisoria” e sempre pregna di un amore illimitato verso la bellezza della natura. Su “l’isola provvisoria” (la nostra vita), prima che “il sole svanisca oltre la linea del tramonto”, metafora pittorica e dolcissima per indicare la morte, il poeta si prepara a “l’ultimo viaggio/ per l’infinito, inesplorato mare” e fa un bilancio del suo passaggio su quell’isola. E rivede tutta la sua vita, con nostalgia, con malinconia, ma senza rimpianto, senza disperazione o rammarico per occasioni perse, per un non vissuto. Nelle parole, sempre pacate, misurate dell’autore, piuttosto si legge un’attesa rassegnata per “il viaggio” ineludibile per il quale, tuttavia, non c’è paura. E come risultato del bilancio, c’è solo la speranza, l’augurio di aver lasciato “del mio passaggio, un gesto dignitoso, un buon ricordo”. Mi chiedo: quanti di noi, pensando di dover lasciare “l’isola”, farebbero una simile considerazione?
    Liriche che nobilitano e universalizzano sensazioni quotidiane, banali, quasi, direi; e dolcemente, senza veemenza, come una pioggerellina leggera e continua e non un acquazzone, giungono e permangono nel cuore del lettore.
    Ester Cecere

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    1. Incontrare commenti così precisi, circostanziati e che colgono nel profondo il significato e il senso di una propria opera poetica, è certamente quanto di più ambito un autore possa augurarsi.
      Ed è per tale motivo che considero un vero privilegio poter ospitare in calce alle mie poesie le note essenziali, mirabili e preziose che Ester Cecere mi ha regalato:
      le conserverò a corredo e illustrazione dei testi stessi.
      Complimenti e un sentito grazie,
      Fabiano Braccini

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  3. Trasportata dolcemente nella natura e nell'essenza della vita, colma di emozioni e sentimenti, immagini superbamente raccontate. Un dono prezioso, grazie.

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    1. Annotazioni succinte ma piene di apprezzamenti che ho molto gradito, gentile Antonella: oltretutto in quanto mi testimoniano che la lettura è stata fonte di emozioni e pensieri positivi. Molte grazie,
      Fabiano Braccini

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  4. La poesia mi ha fatto conoscere Fabiano Braccini ed apprezzare da subito il lato umano del poeta e i suoi versi sereni, la sua sensibilità, quel suo “anelito di vita, /nostalgia struggente, /amore mai raggiunto ...”, che si esprime non solo nei suoi versi ad un amore perfetto (obiettivo da perseguire anche se mai raggiungibile della vita) ma è riconducibile a tutta la sua opera, sintesi virtuosa di forma e contenuto, agli esempi d’umanità nei quali dipinge il realizzarsi dell’amore, il rispetto della natura, la serenità della vita. Proprio perché legge lucidamente la vita, come“l’isola provvisoria” prima che “il sole svanisca oltre la linea del tramonto”, una splendida metafora che disegna “l’ultimo viaggio/ per l’infinito, inesplorato mare”, non dimentica mai di tracciare il proprio percorso su quest’isola. Le sue liriche sono segnate dalla consapevolezza che la vita richiede lo stimolo e l’illusione dei sogni e delle passioni e che occorre vivere serenamente nella convinzione che il tramonto è stagione "normale", come tutte le altre ma deve darci la consapevolezza che il raccolto è quanto seminato e averlo seminato è la nostra speranza di “un gesto dignitoso, un buon ricordo” . E poi la sua ammirazione e il suo amore per la natura, in tutte le sue forme ed espressioni, appare con evidenza nella lirica “L’isola provvisoria” ed accompagna con impegno il suo itinerario poetico, segno profondo di vissuta umanità e serenità. Dunque un AUGURIO sincero, fraterno che la sua vena poetica continui ad accompagnarci nella natura e nell'essenza della vita per un mondo più umano. Paolo Pietrini La Spezia

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