martedì 5 febbraio 2013

ALBERTO MORI: SULLA POESIA


La possibilità contemporanea della poesia, si inscrive in due azioni fondamentali: Il lavoro sui linguaggi e quello della testimonianza civile. La prima determina la sperimentazione attiva della realtà attraverso la continua messa in interazione della parola con le immagini, i suoni, la intermedialità e sinestesia dei sensi per poter essere di continuo stimolo e presenza sulla superficie comunicativa del mondo, la seconda deve essere un azione vigile ed intelligente sulla libertà dell’uomo, mettendo in luce la possibilità stessa di una delle sue essenze:porre gli uomini di fronte a sè stessi attraverso una visione di condivisione della natura dell’esistente, qualsiasi esso sia.Vi sono poi le traiettorie nello spazio e nel tempo che i testi tracciano attraverso i luoghi della memoria e questi passaggi sono importanti per la formazione e l’esercizio ininterrotto dello sguardo che ha il compito di coniugare dato ed esperienza attraverso il verso che in questo secolo è da considerarsi non solo struttura ma anche direzione di un andare ed orientamento nel mondo.Il lavoro da fare è enorme, soprattutto quando si è consapevoli che l’esistenza della poesia è nell’accadere del suo occasionare ed infinito generare che attraversa e va ben oltre tutte le sue manifestazioni pubbliche,editoriali, performative, ecc.L’aria respira l’aria e perchè ciò accada il corpo della poesia si mette sempre in ascolto.
Alberto Mori

 

1 commento:

  1. Ninnj Di Stefano Busà, ringrazio vivamente Alberto Mori per la nota davvero puntuale e inequivocabile del suo giudizio critico. L'Evoluzione delle Forme poetiche corrisponde esattamente all'intento che si prefigge il Mori nel discettare sulle necessità di portare avanti la testimonianza e la rappresentatività del messaggio poetico in grado di superare la barriera dell'incomunicabilità del linguaggio. Grazie, Alberto Mori, del criterio "centratissino" che ha voluto esprimere in proposito.

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