venerdì 25 ottobre 2013

CLAUDIO FIORENTINI SU "IL NOVECENTO E LA PAROLA"


I riferimenti sono ai commenti precedentemente postati sul tema.

Claudio Fiorentini


Condivido, e come si può dissentire? Ma permettetemi un commento da osservatore ignorante: non viviamo tempi peggiori di altri tempi, e i mali di cui si tratta in questa discussione sono sempre stati il drago da combattere. Ma ci sono delle differenze. Oggi non siamo analfabeti come pochi decenni fa, il novecento ha portato alfabetizzazione, scolarità, conquiste sociali, la settimana corta, la rappresentanza sindacale, il voto alle donne, il tempo libero, le gite scolastiche, le cure dentarie, l'automobile, le strade, la vacanza, il diritto alla salute, i vaccini... e questi bellissimi Blog, piazze virtuali dove la parola regna.
Il mondo è cambiato molto rapidamente negli ultimi cento anni, e forse l'uomo, che suole resistere al cambiamento, non ha capito cosa stava, e sta, succedendo, a vantaggio di un Sistema (anch'esso fatto da uomini) che manipola la ricerca di libertà. 
L'evoluzione del mondo, così rapida, porta incertezze, e le incertezze portano paura, e la paura ci porta a chiuderci in noi stessi... Si cerca il benessere, e si deve proteggere questo benessere rifugiandosi in casa, tra quattro mura... e spesso si preferisce guardare sciocchezze alla TV, o fare un solitario al PC, o i cruciverba... mi chiedo, ma perché molti non sanno cosa farne del tempo libero... il tempo libero... la più grande conquista dell'umanità... e i passatempi (come se il tempo non passasse già da solo)... a far della comunicazione un riempitivo...

Claudio Fiorentini

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