domenica 9 febbraio 2014

NAZARIO PARDINI: "COLLOQUIO CON IL MARE E CON LA VITA", PREMIO LIBERO DE LIBERO



Nazario Pardini: Colloquio con il mare e con la vita. Edizioni Confronto. Fondi. 2013. Pp. 48


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Prefazione 1



Prefazione 2


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Colloquio con il mare



Mi trovo qui davanti alla tua piana
frammentata da scaglie ed azzannata
da becchi di uccelli voraci
ed insaziabili. Mare! Mio mare!
Quanto mi sei vicino!
Tu che vivi di rivoli di cielo
tormentato e irrequieto.
Chiederti qualcosa è sempre poco.
Ma parlare con te dell’immenso
forse mi è più caro. E stamani
la mia voglia è quella di ammirarti;
tu, eternamente instabile,
umano e disumano.
Lo sai? Se ti sono lontano,
ti sogno come amico;
ti vedo, alla mia assenza,
come assenza di amore
della donna che amo.
Ma torno sempre eguale, quando torno,
sempre poco,
davanti a te che immenso mi rapini
e porti via il mio seno.
Tu l’accarezzi, lo invogli
a sfiorare l’eterno.
Ma quando scende a terra,
ancora più ne soffre
di questa sua miseria;
se torna a rimirarti,
ancora più ne soffre,
misurando col giorno il tuo cammino.
Ed io ti chiedo,
ti chiedo del mistero,
ti chiedo della vita,
tu che contieni anni
che ancora non parlavano:
a volte mi rispondi
ed io ti ascolto
disposto a fuggir via col tuo salmastro.
Dimmi, quindi, anche stamani,
qualcosa del colore
che ti frantuma a sera,
qualcosa del tramonto,
per te solo bellezza, forse,
per me giorno che fugge.
“I miei pensieri, uomo, sono eguali
a quelli che tu provi quando tenti
di misurarti a Dio. Anch’io
vado da un mondo a un altro senza pace,
né mai tace
la voglia né si appaga
di copularmi al cielo. Solo a sera
mi quieto in esplosioni
di luci e di colori;
arancio le mie guance
e mi sprofondo
in un riposo umano:
sogno inquieto per te,
per me solo riflesso di una luna
nel mio perpetuo moto”.



1 commento:

  1. Mi limito a dire - in questa sede - che esiti migliori di questo, in poesia, sono difficilmente raggiungibili; sotto ogni profilo: forma, contenuto, visione, trasfigurazione poetica della realtà, umanizzazione dell'elemento naturale, profondissima sua interiorizzazione.Non voglio aggiungere altro: sarebbe come offuscare un autentico capolavoro che ha soltanto bisogno di essere ascoltato.

    Sandro Angelucci

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