sabato 21 febbraio 2015

CLAUDIO FIORENTINI: "INEDITO"

Claudio Fiorentini collaboratore di Lèucade


Mai come ora

Si srotolano i pensieri sul volto
E nelle rughe scolano cadendo
Mai come ora
Vedo quei pensieri
Guardandomi allo specchio e grido

Spiriti del tempo,
Folletti in gozzoviglio,
Elfi dementi

Innanzi a voi io giuro
Non un solo soffio
Non un solo dubbio
Cederò della vita mia ad altri canti

Giuro di portare in me questa mia pena
            Intera tutta
Per trasformarla in gioia

Giuro di far del sogno
Una missione

Giuro e rigiuro: vivrò fino alla fine
Senza che un solo attimo si sprechi!
Fino alla fine in me, con me, di me,
Così come son fatto
Cercando l’altro Me, finché con lui
Ritornerò completo, e sarò Uomo!

 Claudio Fiorentini



1 commento:

  1. Il proponimento/giuramento, qui solennemente dichiarato, di una vita piena, intensa, gustata e sofferta fino in fondo mi richiama alla mente il terenziano " Homo sum, nihil humanum a me alienum puto" (Sono uomo, non ritengo estraneo a me niente di ciò che è umano). Qui,nell'immediatezza della scoperta ( "Mai come ora / Vedo quei pensieri / Guardandomi allo specchio e grido"), è manifestato in forma poetica un deciso impegno a procedere su un sentiero di ricerca fino a costruire se stesso in un' attinta, convincente e superba completezza. Necessaria, per poter dire -semplicemente-di aver vissuto.
    Giusto e condivisibile.
    Pasquale Balestriere

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