giovedì 19 febbraio 2015

FRANCESCO LANTERO: "STORIE DI GUERRA E DI PACE"



Francesco Lantero: Storie di guerra e di pace.
Ibiskos Ulivieri. Empoli. 2014. Pg. 80.

Carissimo Maestro Del Lavoro D'Italia Francesco Lantero,

la ringrazio di cuore per avermi fatto leggere le emozionanti vicissitudini della sua vita. Quelle di un periodo difficile e complicato che lei ha saputo descrivere con grande tatto ed urgente stesura narrativa. Fatti distesi in una trama di forte impatto emotivo; di generosa vis creativa, piena, folta, scorrevole, fluente ed energica, dove personaggi, luoghi, caverne, preghiere, torrenti  (Piota), gallerie scavate nel monte, candele votive, stradicciole e mulattiere fanno da contorno a vicende di grande umanità. Una variegata ed emozionante storia che trova posto in una bella scrittura, semplice ed arrivante, dove la natura con tutte le sue variazioni dà corpo e concretezza ai personaggi incastonati nei momenti tragici della Seconda Guerra Mondiale. Vi si respira un’aria di violenza, ma anche di pace e di conquistata serenità. “una lunga camminata da Ovada al Santuario della Madonna della Guardia di Monte Figogna, quale pellegrinaggio votivo per la riconquistata pace e libertà d’Italia”. Memorie che mi hanno non poco contaminato, avendole anch’io dentro me, in gran parte, sempre vive. E in particolar modo: “Cos’è la libertà” (Dieci giorni di inferno per i carcerati e forse ancora di più per le loro madri, mogli, figli, e parenti); “La caverna rifugio” (Mino, sentendo la rievocazione di quei fatti, scosse la testa e ripeté più volte: “Non dovrebbero succedere mai più di queste cose”); fino a “Sì, è finita (la guerra) quella con i cannoni, le bombe e i fucili, ma continua quella contro l’egoismo, la superbia, la disonestà”. Un testo costruito su valori etici e su saldi principi umani. Quelli che dovrebbero essere alla base di una società; della  nostra società che sembra averli smarriti, con le conseguenze che tutti notiamo. Un libro che dovrebbe girare per le scuole, perché i giovani hanno bisogno di ricostruire il loro tessuto morale e civile, come afferma il comune amico Paolo Bassani: “Credo che la sua testimonianza sia un documento che debba essere fatto conoscere. Per questo, penso che "Alla volta di Leucade" ne potrebbe dare notizia,  in quanto lo scritto si inserisce nel 70° anniversario della Liberazione”.


I miei più cari saluti.

Nazario Pardini          



DA: STORIE DI GUERRA E DI PACE


1 commento:

  1. Sì, è davvero un libro di testimonianze importanti raccontate da chi le ha vissute in prima persona. Un libro pluripremiato che merita d'essere divulgato tra le nuove generazioni, perché sappiano che cosa è stata la guerra. Conoscere per non dimenticare.
    Paolo Bassani

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