giovedì 21 settembre 2017

N. PARDINI: "IL TATTO EROTICO DELL'ONDA"

Il tatto erotico dell’onda

Aggrappato agli scogli come un urlo
sta il mare; li percuote, li schiaffeggia,
come se fosse geloso del vento
che li liscia, accarezza, e li innamora.
Ma poi trova la calma. Si riposa.
Come una tavola, arreso, si adagia,
sulle lenzuola azzurre; se distratto
dalle tue forme morbide e procaci,
vibra le scaglie argentee alimentate       
dagli erotici fremiti sbocciati
dalle profondità. Tu ti avvicini,
ninfa dell’equore, dea dell’amore,
quale essere selvaggio alla sorgente,
nuda; t’incontra l’onda la cui schiuma
cerca il tuo corpo, penetra nei vuoti,
ti avvolge fra le braccia con audacia,
ti tocca con il flusso che tu senti
dai piedi fino ai crini. Quando esci
grondi le gocce avvinte, finché il sole,
geloso del tuo incontro, allunga i raggi,
per farti sua; t’infuoca con il tatto
che tu ricevi al colmo del piacere,
distesa sulla sabbia, chiusi gli occhi,
la pelle ancora memore di sale.

15/08/2017


8 commenti:

  1. E' davvero incantevole incontrare l'eros di Nazario. Intenso, ricco di sfumature, lucente, sublimato. La donna è tra le dita infuocate del sole, tra le onde dolci e carezzevoli e fa l'amore con gli elementi della natura, divenendo parte viva, pulsante delle 'lenzuola azzurre', del 'flusso ch'ella sente fino ai crini'... Nel leggere quest'ode d'amore ho ripensato alla lirica "Nuda" di Neruda, raccolta nelle "Venti poesie e una canzone disperata" , che ispirarono Sepulveda e, in seguito Massimo Troisi, a concepire "Il Postino".
    La donna e il mare sembrano potersi fondere, perdere l'una nell'altro, ritrovarsi, perdersi e ritrovarsi ancora ...
    "finché il sole,
    geloso del tuo incontro, allunga i raggi,
    per farti sua".
    Endecasillabi ardenti e giovani. Ispirati, come possono esserlo solo i versi di chi possiede la tecnica in modo ormai inconsapevole. Una lirica d'impatto fortissimo, che scuote le corde dell'anima e mi riporta all'elemento che amo di più con senso nuovo di perdizione. Figlia e amante. Grazie, Nazario, viaggi su ogni registro e sei il battito del tempo che scorre e che sa regalare Poesia allo stato puro.
    Maria Rizzi

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  2. Caro il mio Toscanaccio, una poesia così sensuale, erotica e pudica al tempo stesso non poteva essere scritta che da te. Il tuo registro è perfetto senza alcuna volgarità, piacere puro sublimato ben lontano dal dettato, per esempio, di una Valduga malgrado tutto grandissima poetessa. E allora io amo il vento e attendo una tua poesia della medesima forza erotica su questo elemento. Mi sentirò così un personaggio della mitologia che, come sai, mi piace immensamente.

    Carla Baroni

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  3. Caro Nazario la lettura delle tue poesie è per me un momento così soleggiato da far fugare qualsiasi ombra. Riuscire a trasmettere sensualità e passione senza alcuna volgarità non è cosa semplice. Grazie di cuore. Serenella Menichetti

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  4. Caro Nazario,
    complimenti per questa straordinaria lirica, è bellissimo leggerti in questi versi dolcemente erotici e passionali in simbiosi con gli elementi della natura nei quali la tua anima si perde dentro
    il carnale stupore dell'Immenso.
    Emma

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  5. Davvero bellissima questa lirica del caro Nazario che descrive in modo superbo e coinvolgente un amplesso tra una bagnante/ninfa e la natura, che ne realizza i diversi momenti. Il mare, con la sua irruenza incontenibile, è l’attore del congiungimento carnale a cui segue il caldo abbraccio del sole gustato dalla ninfa ancora “al colmo del piacere, / distesa sulla sabbia” mentre trattiene sulle labbra il sapore del primo amante: “chiusi gli occhi, /la pelle ancora memore di sale.”
    Lirica erotica, passionale, ispirata e ispirante, trascinante al punto tale da far sentire sulla pelle lo scorrere dell’acqua del mare, da dare l’impressione di avere le labbra salate e da illudere di assaporare il caldo buono e ristoratore del sole estivo dopo una nuotata “impegnativa” ma appagante.
    Grazie Nazario, come ben sai ormai, per me il mare è padre e amante! Dico sempre che esso è il mio “liquido amniotico” e quando mi immergo sento lo scorrere sensuale dell’acqua sulla pelle!
    Con questa splendida lirica, mi hai fatto sentire viva!
    Ester Cecere

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  6. Le tue liriche, carissimo amico Poeta,aprono sempre a immagini che trascinano lontano, proprio come voleva l'idea originaria della corrente romantica. La scena ci prende ci affascina ci imprigiona...il piacere si fa condivisione. Qui ho ritrovato Mono il Filosofo, il mare e il vento dalle molteplici voci , che tanto mi hanno suggerito sull'Isola dei Miraggi. E tu, da mago sapiente quale sei, hai sempre sostenuto che l'ISOLA C'E'..anche se comunemente la indichiamo come
    "Isolachenonc'è".E' su quell'isola che ci incontriamo tutti noi,noi che ci crediamo, e su quell'isola viviamo le nostre fantasie (le nostre realtà) e ancora lì ritroviamo il nostro Passato , i giorni più belli, quelli della giovinezza con tutti i suoi meravigliosi ardori.
    Grazie di tutto , caro eccellente amico Poeta!.
    Edda.

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  7. Mi fa felice il consenso(tutto femminile!) agli splendidi versi di Nazario. Una lirica erotica così raffinata che sembra immergersi in un’atmosfera sospesa, mitica, onirica : è il tema della passione amorosa evocata in un mondo naturale, felice, di sogno. ..(…trova la calma. Si riposa./Come una tavola, arreso, si adagia… Tu ti avvicini,/ ninfa dell’equore, dea dell’amore,….) .
    Ha i caratteri del luogo mitico ed edenico questa felicità, forse addirittura di un luogo sacro. Conserva l’apparenza dell’idillio, ma sotto la superficie levigata dai versi musicali nasconde elementi di inquietante e sofferta vitalità. ( ..come un urlo/ sta il mare; li percuote, li schiaffeggia, come se fosse geloso del vento/ che li liscia, accarezza …finchè il sole, /geloso del tuo incontro , allunga i raggi,/…t’infuoca).

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  8. Ha detto bene Maria Grazia Ferraris: il consenso è tutto femminile. Non è che i maschietti siano un po' gelosi?

    Carla

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