giovedì 21 novembre 2019

GUIDO MIANO EDITORE: "SENTIMENTO E INCISIVITA'" DI FRANCA MASCHIO


Franca Maschio
SENTIMENTO E INCISIVITÀ
Guido Miano Editore, 2019
mianoposta@gmail.com

Recensione di Enzo Concardi



Sentimento e incisività: un’opera che raffigura il meglio della produzione dell’artista veneta
trapiantata nel capoluogo lombardo. Questa antologia pittorica dedicata a Franca Maschio è suddivisa col criterio dei soggetti rappresentati, e così abbiamo: animali, chiese e funzioni religiose, children, gruppi di persone, manichini, paesaggi, ritratti e personaggi. La prima, più immediata e quindi semplice impressione che mi ha colto sfogliando il libro d’arte è stata quella di pensare ad una pittura politematica, quindi ricca di motivi ispiratori, volendo tradurre sulla tela diversi spaccati di realtà e non limitarsi ad un’unica angolazione e prospettiva. Appena dopo mi ha colpito il realismo coloristico della pittrice: le figure sono talvolta sfumate, metaforiche o datate, mentre l’aspetto cromatico è di stampo verista, ovvero raffigurante l’oggettività di ciò che appare. In terza istanza mi pare di aver trovato taluni apparentamenti stilistici. Senza utilizzare la tecnica divisionista la “Mucca al pascolo mi rimanda ad un soggetto di Segantini, mentre “Le pannocchie possono richiamare un po’ le suggestioni di un Fattori. I “children” hanno le anatomie delle teste ingrandite, dilatazione che potrebbe riportare alle famose donne di Botero. I “gruppi di persone” sono quelli che più si avvicinano alle sfumature impressionistiche, mentre i manichini sembrano veri, quindi trovo in essi tracce di metafisica pittorica. Tutti i paesaggi sono molto solari e forse le opere più personali della pittrice, perché sa rendere l’atmosfera rarefatta e impalpabile dello sguardo poetico. “Maria, la madre di Gesù, è fuori da ogni canone sacrale, quindi interessante per la sua laicità candida e atemporale. “Mio marito emana un contrasto fra il volto luminoso, chiaro e lo sfondo buio, tetro - come l’abito - quasi a significare l’anima bella dello sposo. Nelle raffigurazioni dei ‘Gruppi di persone’ emerge una coralità sociale che richiama l’importanza del valore comunitario per la pittrice. Infatti anche i titoli dei quadri riportano alla nostalgia della terra d’Abruzzo e del vivere antico: Ritrovarsi, Ballerine, Al ritorno dai campi, “Ricordi, Maiella”, “I suonatori di Sora”, “Gente di paese”, “Fagiolata”Sia in questo gruppo di opere che in quello denominato ‘Paesaggi’ sono assenti soggetti relativi alle metropoli, alle città, ovvero alla civiltà consumistica, mentre dominano i paesaggi agresti e marini: “Casolare di campagna”, “Grado”, “I trabocchi”, “Ochette e contadino”, “Paesaggio al sole, “Laguna sarda”, “Mare verde”, “Paesetto in collina”, “La risacca”Nonostante quindi la sua residenza milanese nella pittrice è rimasto nella memoria un retaggio di immagini legate alla natura, all’Italia agreste, all’idilliaco mondo delle serene visioni del mondo contadino, con la rimozione del progresso tecnologico che ha rotto l’incanto dei silenzi e le magie della nostra penisola collinare, revocabile solo nel sogno e, appunto, nell’arte.

Enzo Concardi




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