sabato 2 novembre 2019

LIDIA GUERRIERI: "DUE INEDITI"



Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade









Non so gli altri, ma noi,
noi che ci siamo nati l'avvertiamo
la venatura che incrina la voce,
la nota di sconforto,
e come suona opaco quel sospiro
che si colma di vento e sulle rive
in liquida carezza si traduce.
Lui, che inventò da solo la sua nota,
si fece tenerezza, e con pazienza
ci insegnò tutti i nomi delle stelle
e scrisse fiducioso sopra ognuna
che l'amore è possibile.
Complice fu la notte, così cieca al reale
e quella nostra spinta all' infinito
che sfora l'orizzonte
e ci solleva oltre le nove sfere.
Quanto cantò per noi questa distesa
da quando avvolse il mondo delle origini
con il suo vello di spuma e di sale!
Ma oggi,
oggi che tutto è sulla via del nulla,
è sé che culla l'acqua martoriata :
è così amara e umana la paura!
così dura a morire la speranza
quando sei inerme ed altro ti è concesso
che leccarti da solo le ferite!

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Questo soffio che ci anima instancabile
e che in gola s'annida palpitando
come la luce tra i rami d' Estate;
il labirinto sottile su cui
fluitano le emozioni verso il cuore
e alla mandorla, colma di ricordi
il Caso li ha fissati?
Impensabile credere ad un Logos
che sieda oltre la soglia
da cui nessuno venne a consolare
chi tremava di pena! Eppure sopra
la densa curva di un grigio di nubi
brilla, non visto, il sole, ed oltre il buio
del temporale che sui tetti preme
ora il fumido piede
in ampia quiete ancora si distendono
i campi delle stelle.





1 commento:

  1. La finestra del tempo, della vita, dell'infinito si spalanca leggendo queste liriche di Lidia, che potrebbero definirsi un Cantico d'Amore. Un'Elegia all'Altissimo, oggi così vivo nei pensieri di ogni credente, un'Elegia all'universo per coloro che non concepiscono la fede, ma nutrono comunque desideri di Parole che, come aquiloni, vadano verso il cielo e colorino i giorni di nuovi ideali. Quelli di Lidia sono i versi che contraddicono tutte le asserzioni sociologiche del 'tutto e subito', che consentono di tornare a pensare in grande, a non consumare i sentimenti alla stregua dei beni materiali. Ella canta e la sua melodia invade le stanze dei cuori, invita a credere, a rallentare i ritmi, a tener presente che "in ampia quiete ancora si distendono
    i campi delle stelle". Un autentica perla di saggezza e di bellezza stilistica! Un forte abbraccio.
    Maria Rizzi

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