sabato 14 maggio 2022

FLORIANO ROMBOLI LEGGE: "OPERA OMNIA" DI VALERIA MASONI-FONTANA


Valeria Masoni-Fontana

OPERA OMNIA

Volume 1 - Poesie 

Recensione di Floriano Romboli

 

L’idea della natura e il sentimento della vita in Valeria Masoni-Fontana

Valeria Masoni-Fontana rappresenta il caso non infrequente di un’intellettuale di robusta cultura giuridica, nondimeno assai legata a una tradizione umanistico-letteraria che ha posto la poesia sul gradino più alto nella scala dei proprî valori, al vertice della gerarchia delle aspirazioni etico-spirituali, concependola sul fondamento di una convergenza preziosa di concentrazione riflessiva e di intensa partecipazione lirico-sentimentale.

L’autrice viene elaborando e precisando la propria concezione della realtà attraverso un costante riferimento al dato naturale: “Fisso i miei occhi / ai vetri di una finestra / che mi sta di fronte: / da un lato un agitarsi di cupe tinte / e su esse il fosco oscillare / delle nere fronde / dell’albero al di là della via; / dall’altro lato, / riflessa come per incanto, / la serenità di un lembo di cielo, / chiaro, / in pace” (Inconciliabili, da Poesie giovanili); “Stagione dell’oblio inverno / la tua sonnolenza / ha bianchi torpori di lontananze. / Appiattita tra i solchi / la fede in rinascita vigorosa. / Nell’opaca cavità della nebbia / trova rifugio l’urlo del tempo” (Inverno, da Un dilagare d’ombre).

I miei corsivi intendono porre in risalto la funzione primaria della figura dell’antitesi nella strategia ordinativa della raffigurazione, indizio inequivoco di una concezione complessiva caratterizzata da una costituzionale ambivalenza: “Schiudersi lento di labbra / e non sai / se ricordo di gioia vissuta / o desio…/…ansia / di gioia sperata” (Sorriso, da Riverberi d’ansie lontane); “Perché dubbio v’è / nell’animo forte / che stridere possa / in silenzio, / ma certezza non v’è / che ridere possa in silenzio / al dubbio che geme” (Dubbio, da Poesie sciolte).

Nell’àmbito di tali soluzioni linguistico-espressive, in uno stile essenziale, privilegiante sovente le cadenze nominali (“Raffica stridula / di vento gelato / su distesa infinita / di azzurro ghiaccio” (Ascoltando il valzer triste di Sibelius, da Riverberi, op.cit.), mi preme segnalare il rilievo acquisito nei versi dalla congiunzione avversativa “ma”: “Pallore morbido, caldo / di glicine in fiore. / Grappoli estatici. / E non conoscono gioia / di secondare fugace ebbrezza di vento / che mormora lieve (…) Ma incupirsi di viola / a ogni fiore, a ogni petalo / di grappolo lieve, / tutta mi fa risentire / la pena mia antica” (Glicine, ivi).

A un’affermazione se ne accompagna un’altra, introdotta da detta congiunzione, con valenza ora attenuativa ora contrastiva, premessa a un basilare atteggiamento dubitante: “…Perché le ombre / hanno sospiri d’anima stasera / e la realtà è più bella del sogno. / Ma ombre oscillano / inesorabili / sulla realtà del mio sogno” (La realtà è più bella del sogno, ivi); “Ascolta, mi sento più forte / l’anima, più dure le mani, / più strette le labbra nell’aspro cammino. / Ma gli occhi / che un tempo miravano lieti / il ridente domani, / gli occhi, oggi, si velano” (Ma gli occhi…, da Inquietudini).

La poetessa non rinuncia all’arte avvertita quale l’atto convinto di un serio impegno conoscitivo, di un’esplorazione intima e tenace: “Ma tu lo sai / che nube non v’è / che immobile / eterna / adombri gli stessi steli / tra l’erbe del prato” (Lo sai, da Riverberi, op.cit.); “Ora lo so / la vita ha un solo incontro. / Ora lo so / la vita ha un solo incontro / il solo incontro è noi” (Ora so…, da Ora so); l’animo di lei d’altronde non sa dominare e respingere definitivamente le inquietudini indotte dal dubbio sempre risorgente e logorante: “Tra il tumulto di informi pensieri / il dubbio si è aperto un varco / viola si è insinuato empio (…) Inquietudine, / inquietudine mi vibri angosciosa / nelle mani: le mani non più mie” (Dubbio, da Un dilagare d’ombre).

 Floriano Romboli

 

 

Valeria Masoni-Fontana, Opera Omnia Volume 1 - Poesie, premessa di Guido Miano, prefazione di Enzo Concardi, Guido Miano Editore, Milano 2022, pp. 208, isbn 978-88-31497-78-7, mianoposta@gmail.com.

 

 

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