UNA
GOCCIA
Era l’eternità
come un oceano
di luce
viva. Attorno a lei, lontano
il
magma del non essere taceva.
Poi fu
una goccia, e per pietà del nulla
bagnò il
silenzio
e furono universi
di
spazio e d’energia
e
cieli e mondi e tempo e vento e uomo.
Ancora
a volte
quando
la dismisura
del
vero sconosciuto ci sommerge
trema
nel nostro essere sgomento
il
buio del non essere che fummo.
Versi davvero molto belli, dove il fantasma poetico s'incarna in immagini pregne di grazia e di verità. Il tutto sorretto da un linguaggio asciutto ed essenziale dove il dicibile è espresso proprio come si doveva. Neppure una virgola in più o in meno.
RispondiEliminaComplimenti a Lida per tanta sapienza creativa!
Pasquale Balestriere
Rivolgo a Lida i miei più sentiti e sinceri complimenti.
RispondiEliminaLa sua "Goccia" vale un oceano, per una semplicissima ragione: che non ha la pretesa di esserlo: un oceano, appunto.
Più la poesia - e con essa il poeta - sa farsi umile, più raggiunge l'universale, e sa "tremare", divenendo così "e cieli e mondi e tempo e vento e uomo".
Sandro Angelucci