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Claudio Fiorentini, collaboratore di Lèucade |
Ritrovarsi (la
famiglia Von Sonderburg), di Maria Luisa Grandi
La vita in tutte le sue declinazioni percorre le esistenze dei protagonisti
facendoceli vedere, incontrare, amare e volerli vicini ancora un po’, anche
dopo la fine di questa bellissima saga, scritta più come un romanzo classico,
senza la frenesia che caratterizza molti libri contemporanei. Si narra la
storia di una famiglia nobile, partendo da poco prima della seconda guerra
mondiale. Le vicende si sviluppano in momenti storici difficili, e i personaggi
sono costretti a scegliere quello che non avrebbero mai voluto, proprio perché
la storia li condiziona. Scrittura molto ricca dove i
personaggi hanno vita propria e pari dignità mentre l’autrice spennella,
disperde e ricongiunge gente che, evidentemente, ama fino alla follia.
Il non luogo per eccellenza, che non è il vuoto da poter riempire di vita -
come potrebbe essere un parco - ma un ignobile parcheggio, un posto dove non si
rimane. Ed è lì che incontriamo il protagonista, un giovane architetto che
emerge dal nulla ed ottiene tutto per poi perdere tutto e cadere nel nulla, in
attesa di qualcosa - l'attesa potrebbe essere il non tempo - nel non luogo.
Bellissima lettura, ottimo ritmo, istruttivo e piacevole. Molto belle le
descrizioni dei volti, dei personaggi e degli ambienti, del resto l’autore è un
architetto, e si capisce.
Un giallo di ottima scrittura che narra un intreccio di
traffico di organi e sperimentazioni di medicinali contro il cancro su cavie
umane. Non mancano gli omicidi. Gli investigatori hanno un carattere umano e
finalmente troviamo, in un giallo, personaggi con le loro fragilità. Ottimo il
linguaggio, ricercato e privo di fronzoli, il ritmo intenso e serrato non
lascia scampo al lettore che legge il libro dalla prima all’ultima parola senza
mai fermarsi.
All'ombra del gigante, di Gianna Botti
Una sagra familiare e un ritmo mozzafiato per romanzo
bellissimo che narra le vicende dei Manni, una famiglia che vive tra la Francia
e l’Italia. I personaggi sono delineati con arte raffinata, e le storie narrate
sono credibili ed appassionanti. Le stesse vicende potrebbero essere ambientate
in qualsiasi altra epoca, dato che la scrittura
si concentra solo sulla trama e sulle passioni che l’accompagnano. Il
linguaggio è molto equilibrato, sebbene essenziale, le descrizioni sono scarne,
ma l’autrice ha il potere di evocare le passioni più forti in punta di penna,
senza mai strafare. Si rimane attaccati al libro e ai personaggi, tutti
descritti con pari dignità.
Claudio Fiorentini
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