ADDIO DELLA
LUNA
La
luna stilla un suo pianto d’oro nel mar di viola:
tacite
lagrime d’alba, tristezza di partir sola.
Ad una
ad una le stelle sono scomparse lontano:
tristezza
d’aver camminato tutta la notte invano.
Si piega,
sempre più stanca: affonda, sempre più smorta:
tristezza,
innanzi alla vita, sparire senza esser morta.
Pur le
conviene obbedire al Sommo che la governa:
nel
vuoto che non perdona, tristezza d’esser eterna.
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