J. R.
JIMÉNEZ
l’incantatore
Avido
ti leggevo da ragazzo,
con
Lorca Hernández e Machado
quando,
giovane, anche il sole
la tua
voce mi sussurrava,
quella
malinconia particolare
(divenuta
poi vibrante melodia)
che si
trova nell’anima di un fiore.
Sei poi
salito nello spazio aperto,
là
dove domina la luce
e
imperversa Amore,
alla
ricerca dell’incanto
del
suono semplice,
dove
la parola diventa
limpida
fragranza
e
sostanza splendente.
Giovanni
Bilotti
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