Quando
Teti seppe della morte del figlio, uscì dalle acque, accompagnata da una lunga
schiera di ninfe per andare a piangere sulle sue spoglie. Anche le nove muse
amaramente lo piansero, e l’oracolo di Dodona gli decretò onori divini.
Alessandro il Macedone andò a visitare la tomba, la onorò di una corona, e
disse che invidiava ad Achille d’aver avuto in vita un amico come Patroclo, e
dopo morte un poeta come Omero:
Giunto
Alessandro alla famosa tomba
del fero
Achille, sospirando disse:
oh
fortunato, che sì chiara tomba
trovasti,
e chi di te sì alto scrisse!
Petrarca, Parte I, Son. CXXXV
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