LA 32^
EDIZIONE DEL PREMIO NAZIONALE
“CESARE
ORSINI”
Note
di Paolo Bassani
Si può dire che ho visto nascere questo
“Premio”. Sono passati molti anni ma questa manifestazione non è invecchiata.
Anzi, ha acquisito negli anni nuovo vigore e quest’anno è giunta felicemente
alla sua 32^ edizione. Questo, sicuramente, fa onore agli organizzatori ed al
Comune di Santo Stefano di Magra. Penso che parecchi poeti nazionali, grazie al
“Cesare Orsini”, abbiano conosciuto un suggestivo scorcio del nostro paesaggio:
Ponzano Superiore con la incantevole Piazza Colonna da cui si domina la parte
finale della vallata della Magra fino al mare.
La
premiazione di quest’anno, come sempre, ha visto la partecipazione di un
pubblico numeroso e si è svolta in piazza Colonna, ove il sindaco Paola Sisti
ha messo in evidenza il significato e l’importanza dell’evento, mentre a
declamare le poesie vincitrici è stato l’attore Roberto Rolla. Un piacevole intermezzo musicale, è
stato offerto dall’associazione
concertistica musicale ‘A.co.mus. International’, presieduta da Aliano
Frediani. Ma ecco i trionfatori: primo premio a Egizia Malatesta con la poesia
‘Ombraluce’, secondo premio a Mariella Rocca con ‘La moglie del cavatore’,
terzo premio a Luciana Giannini con ‘Alzheimer’; poi, alcune segnalazioni: a
Graziella Maesano per ‘Attimo folle’, Anna Magnavacca per ‘Profuma di
freddo...’, Anna Maria Bar- beris per ‘Promenade des anglais’, Paolo Bassani
per ‘Il mio mondo’ e Loriana Capecchi per ‘Maremma’. La giuria, che ha
consegnato i premi ai vincitori e che ha letto le motivazioni della scelta
delle poesie, è stata così composta:
presidente la poetessa Donatella Zanello, affiancata dalle professoresse
Marcella Tasso, Maria Milda Ferrari, Carla Cozzani e Paola Cossu. L’organizzazione
e la segreteria del kermesse sono state curate da Laura Massari e Annalisa
Pellegrini.
Vorrei riproporre l’interessante
introduzione fatta dalla Presidente Donatella Zanello:
Buonasera a tutti, siamo alla
Trentaduesima Edizione del Premio Nazionale di Poesia "Cesare Orsini"
a Ponzano Superiore. I ringraziamenti, prima di tutto, airAmministrazione
Comunale di Santo Stefano di Magra, nella persona del Sindaco Paola Sisti.
Grazie per il patrocinio che il Comune dà a questo Premio ormai storico. Grazie
a Laura Massari ed Annalisa Pellegrini, segretarie ed organizzatrici del
Premio. Senza il loro prezioso lavoro la manifestazione non sarebbe possibile.
Grazie a Roberto Rolla, attore, storico presentatore del Premio. Un grazie
sentito al Maestro Aliano Frediani che ha curato, anche quest'anno, la parte
musicale della manifestazione con lo splendido concerto di musica classica e le
note che riempiranno a breve questa piazza. Grazie alle care amiche componenti
con me la giuria tecnica del Premio e soprattutto un grazie di cuore a tutti i
poeti che hanno voluto partecipare inviando le loro opere.
In questo anno 2016 moltissimi
sono gli episodi di violenza, terrorismo, intolleranza, guerra, che
attanagliano il mondo e colpiscono il cuore della civiltà e dell'umanità,
seminando terrore e morte ovunque nel mondo e con i mezzi ed i modi più
svariati. Occorre ricordare il recente sisma che ha duramente colpito il nostro
Paese. In questo contesto tragico, diffìcile, tuttavia anche oggi noi siamo
qui, per celebrare un evento dedicato alla Poesia. Siamo qui ad interrogarci,
oggi come ieri, sul significato e sul valore della Poesia.
Mi è accaduto di conversare a
lungo sui valori dell'arte con il noto pittore del nostro territorio Federico
Anselmi. Mi ha suggerito una potente definizione del grande poeta tedesco
Rainer Maria Rilke, il quale afferma: "Un'opera d'arte è buona se nasce da
necessità." Leggo dunque un breve stralcio dalla famosa "Lettera ad
un giovane poeta" dello stesso Rainer Maria Rilke:
"Egregio Signore voglio ringraziarla per la sua grande e cara
fiducia. Poco altro posso...nulla può toccare tanto poco un'opera d'arte quanto
un commento critico. Se ne ottengono sempre più o meno felici malintesi....la
maggior parte degli eventi sono indicibili, si compiono in uno spazio
inaccessibile alla parola..e più indicibili di tutto sono le opere d'arte,
esistenze piene di mistero la cui vita, accanto all'effimera nostra,
perdura....Lei domanda se i suoi versi siano buoni. Lo domanda a me. Prima lo ha domandato ad altri.....Nessuno
può darle consiglio o aiuto, nessuno Guardi dentro di sè. Si interroghi sul motivo che
le intima di scrivere, confessi a se stesso: morirebbe, se le venisse negato di scrivere?...Se lei potrà
affrontare con un semplice e forte "Io devo" questa grave
domanda, allora
costruisca la sua vita secondo questa necessità'allora si avvicini alla Natura per chi crea non esiste
povertà, nè vi sono luoghi indifferenti o miser la sua solitudine si farà più ampia e diverrà una casa al crepuscolo,
chiusa al lontano rumore degli altri un'opera d'arte è buona se nasce da necessità... Suo
devotissimo. Rainer
Maria Rilke"
Perchè scrivere poesia, oggi come ieri? In questa lettera è la
risposta.
ALCUNE IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE
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