Maria Rizzi, collaboratrice di Lèucade |
E’
poesia che incanta, che dà senso pieno
alla capacità di versificare senza ricorrere alla sovrabbondanza, ai percorsi
poetici copiosi e criptici. L’Artista Innocenza Scerrotta Samà, in questo
decimo poemetto, come lo definisce con amore il Suo unico Editore Franco
Manescalchi, ha stile essenziale, tipografico, che echeggia alcune Odi del
cileno
Pablo
Neruda. Il prefatore e mio carissimo amico, Sandro Angelucci, sottolinea la
valenza dell’arte della sintesi dell’Autrice scomparsa e la Sua sconvolgente attualità. Il
sentiero dell’esistenza, quello che tutti sono destinati a intraprendere, si
può identificare in quasi tutte le liriche della Samà.
“Fragore
di acque” o “Schianto di tuono”, e aggiungerei di terra, come abbiamo sperimentato
di recente, in modo straziante. La
natura ci dà la misura del nostro essere ‘ospiti’. Il futuro è un’opinione.
Esiste il passato e, soprattutto, esiste l’oggi, da vivere in piena
consapevolezza. Ogni giorno è ‘il giorno’. Innocenza Samà lo ricorda con le Sue
poesie. Basta citare:
“Gira
la
notte
nell’immenso
spazio
con le
voci
gli odori
del passato
nel presente”
La
plaquette di questa autentica Artista induce in riflessione e aiuta a donare il
giusto senso alla vita.
Maria
Rizzi
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